Regia di Emidio Greco vedi scheda film
Il protagonista, del quale viene mai pronunciato il nome, è un giovane professore universitario di diritto con una folta miriade di bellissime amanti di tutte le età. Un giorno un ragazzo viene trovato morto. Suicidio o omicidio? La polizia comincia ad indagare su di lui, che scopre che il giovane era stato suo allievo, perché alcuni dvd realizzati dall'universitario lo riguardano. Questo, infatti, da un po' di tempo aveva preso a spiarlo e a filmare tutto ciò che lo riguardava. Perché?
Giallo intimista che più che fornire una risposta all'enigma della morte dello studente scava nel problema esistenziale di un uomo di successo, che si è sempre trovato/considerato al di sopra di tutti ma, di punto in bianco, scopre di essere vulnerabile e quindi in pericolo. Come sempre la regia di Emidio Greco è pretenziosa ed elegante. Suggestivi gli ambienti che ricercano, come prassi dell'autore fin dallo stupendo L'INVENZIONE DI MOREL, il metafisico (tra Torino, riconoscibili la celebre Mole, Villa della Regina, la Galleria Subalpina e Piazza Vittorio, San Giorgio Canavese, la classica Villa Malfatti, e Pisa, Palazzo della Sapienza, il Parco della Cittadella, info sulle location a cura del Dizionario del Turismo Cinematografico) e la musica classica che accompagna l'uomo privato nel suo viaggio attraverso il mistero e il confronto con una realtà che lo circonda ma che lui aveva sempre rifiutato per la sua condizione di superiorità. Montato in dieci giorni dallo stesso regista, è un film da seguire attentamente e da capire, molto (troppo?) riflessivo. E forse quello è il suo limite.
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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