Un accademico di fama, schivo protagonista degli intrecci giuridici e finanziari più segreti, vede la sua vita indagata e sconvolta dall'occhio segreto di un fantasma. Un presunto suicidio, un'indagine parallela, un convegno epocale, un amore finito, scandiscono il suo viaggio dentro lo specchio.
Note
La metafora dell'autore è chiara: scagliarsi contro una cultura che non è più in grado di sognare, di avvolgere il mondo in problematiche propositive. Tommaso Ragno, in una recitazione tutta in sottrazione, dà volto e corpo all'emaciata figura del protagonista, in un bel ritratto di un intellettuale che rinuncia a mischiarsi col mondo pur di non mettere in gioco i sentimenti.
Se Emidio Greco, nella sua lunga carriera, ha diretto solamente una manciata di titoli, è essenzialmente per la cura maniacale nella forma estetica e nella profondità psicologica che il regista (e qui anche sceneggiatore, con la collaborazione del figlio Lorenzo e di Paolo Breccia) ha sempre mostrato. L'uomo privato arriva cinque anni dopo Il consiglio d'Egitto e spiazza già dal titolo, che… leggi tutto
Il protagonista, del quale viene mai pronunciato il nome, è un giovane professore universitario di diritto con una folta miriade di bellissime amanti di tutte le età. Un giorno un ragazzo viene trovato morto. Suicidio o omicidio? La polizia comincia ad indagare su di lui, che scopre che il giovane era stato suo allievo, perché alcuni dvd realizzati dall'universitario lo… leggi tutto
Irreale messinscena intorno ad un immaginario mondo carismatico di accademici, professionisti e "potentati" (sic!) finanziari, i cui membri parlano per enigmi come gli adepti di una setta. Il protagonista è un personaggio costruito a forza, una sorta di austero e imperturbabile professore dongiovanni, chiuso in un ermetismo pieno di protervia. Il linguaggio è fastidiosamente artificioso, i… leggi tutto
Al contempo furba e sincera, la 2ª stag. (5 ep. da ca. 45’ l’uno) di “Monterossi” compie un deciso passo in avanti rispetto alla 1ª (3+3 ep.) e si dimostra più, oltre che adulta…
Il protagonista, del quale viene mai pronunciato il nome, è un giovane professore universitario di diritto con una folta miriade di bellissime amanti di tutte le età. Un giorno un ragazzo viene trovato morto. Suicidio o omicidio? La polizia comincia ad indagare su di lui, che scopre che il giovane era stato suo allievo, perché alcuni dvd realizzati dall'universitario lo…
Qua oltre all'inizio con una bella e discinta-prosperosa Attrice (tale Alessandra Raichi) e dopo ca. 10' una parte anche per Lei discinta di Vanessa Gravina (!) ancora godibile non c'e' altro da ricordare tranne almeno una piccola parte della tosta Giorgia Wurth come Commessa in un Negozio,per il resto noia completa.voto.2.
Il paragone con "Le conseguenze dell'amore" di Sorrentino è inevitabile ed impietoso. La pellicola di Greco esce a pezzi dal confronto, sia per la qualità della storia, sia per l'espressività non verbale del cast, essenziale quest'ultima in un film basato sui silenzi (spezzati da fino troppo assordanti momenti musicali). Quasi tutta la pellicola è giocata sul conflitto del protagonista con…
Se Emidio Greco, nella sua lunga carriera, ha diretto solamente una manciata di titoli, è essenzialmente per la cura maniacale nella forma estetica e nella profondità psicologica che il regista (e qui anche sceneggiatore, con la collaborazione del figlio Lorenzo e di Paolo Breccia) ha sempre mostrato. L'uomo privato arriva cinque anni dopo Il consiglio d'Egitto e spiazza già dal titolo, che…
"L'uomo privato" è un professore di diritto assai affermato che,nonostante frequenti i salotti buoni dell'alta borghesia e abbia piu' di un amante, sembra avvolto da una cappa di malinconia volutamente ostentata. L'andamento lento della sua cupa esistenza è improvvisamente scosso da un giallo:un suo allievo universitario,che lui non conosceva,si suicida e si scopre che questi aveva…
Cinema immobile (che a ben guardare è quasi una contraddizione). Per molti l'esercizio di girare all'interno di un unico luogo è stata una sfida, una dimostrazione di abilità, di tecnica (di uso del mezzo e di…
Irreale messinscena intorno ad un immaginario mondo carismatico di accademici, professionisti e "potentati" (sic!) finanziari, i cui membri parlano per enigmi come gli adepti di una setta. Il protagonista è un personaggio costruito a forza, una sorta di austero e imperturbabile professore dongiovanni, chiuso in un ermetismo pieno di protervia. Il linguaggio è fastidiosamente artificioso, i…
Film potenzialmente interessante, ma un po’ irrisolto. Perché lo studente spiava il professore, che cosa lo ossessionava? e perché ha deciso di suicidarsi? Se l’intenzione era quella di creare un’atmosfera kafkiana occultando i moventi delle azioni, direi che l’obiettivo è stato mancato. Anche il discorso sui poteri forti rimane appena abbozzato. Comunque più che altro ero curioso di…
L'intento metaforico contro l'aridità intellettuale è lodevole e interessante, peccato che lo stile sia fiacco, piatto, dove si fa apprezzare solo la sequenza onirica del professore al ristorante. Checché se ne dica, T. Ragno tratteggia comunque bene il personaggio, mentre le donne sono quasi tutte inadeguate. 5
La regia batte e ribatte con il susseguirsi di interminabili scene ripetitive e monotone ripiene di soluzioni verbali e visive grossolane oltrechè viste e straviste. Non è che un piatto montaggio di materiale dozzinale al servizio di una sceneggiatura da dilettante di scarso ingegno. I dialoghi sono artificiosi. Non è come la gente parla, è come per convenzione e…
Un professore universitario, esperto di diritto, affascinante e ironico, intelligente e professionalmente molto affermato. È corteggiato dalle donne, che usa per i suoi trasporti carnali ma da cui è distante, come è distante dal resto. Emidio Greco disegna il ritratto di un intellettuale individualista e sentimentalmente arido, la cui massima aspirazione - come confessa al padre - è quella…
Se avesse indossato un cappello, Tommaso Ragno - l'attore protagonista de L'uomo privato - di espressioni ne avrebbe avute almeno due: una con e una senza, come qualche maligno ha scritto a proposito di Clint Eastwood. La recitazione monocorde dell'attore foggiano è paradossalmente l'aspetto meno debole di un film disturbante, velleitario, snob, insopportabilmente verboso, pasticciato in…
Da un pretesto di trama, assolutamente non credibile, si snoda un film pomposo, con un susseguirsi di situazioni slegate e sempre esagerate, l'unico motivo per non alzarsi ed uscire dal cinema è la speranza che il film non possa essere così privo di senso e tutte queste scene costose e costruite con cura non possono essere fini a stesse, ci sarà una storia, ci sarà sicuramente un…
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Commenti (1) vedi tutti
pesante e' monotono
commento di danandre67