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L'amore nascosto

Regia di Alessandro Capone vedi scheda film

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La recensione su L'amore nascosto

di mm40
6 stelle

Una donna, malata di mente, è ricoverata in un istituto psichiatrico. Viene a trovarla la figlia 23enne, con cui c'è aspro dissidio. La madre non ha mai accettato la maternità, che le è d'altronde arrivata contro la sua volontà; la donna approfitta di un momento di libertà per fuggire.

 

L'Alessandro Capone che non ti aspetti, quello di L'amore nascosto: regista di serie tv e altri prodottini di scarso impegno e modesta fattura, qui il Nostro scrive (insieme a Luca D'Alisera, da un romanzo di Daniéle Girard) e dirige un dramma al femminile moderno, discretamente profondo nei contenuti e confezionato con cura, tanto che non verrebbe neppure da pensare che si tratti di un film italiano. Il che non è un complimento, nè un'offesa: è soltanto una constatazione dovuta al fatto che la coproduzione Italo-belga-lussemburghese, con cast tecnico prevalentemente italiano (vale la pena di sottolineare il buon lavoro di Luciano Tovoli, direttore della fotografia) e cast artistico pressochè interamente francofono può fuorviare lo spettatore, legittimamente; la presenza di Isabelle Huppert - come sempre: impressionantemente brava - come protagonista, inoltre, è una garanzia di qualità e di esportabilità del lavoro. Al suo fianco troviamo anche Greta Scacchi, Melanie Laurent e Olivier Gourmet; considerando che il precedente lungometraggio per il cinema firmato da Capone era Delitto in prima serata, del 2000, con Yvonne Sciò e Ray Lovelock, pare evidente il largo progresso effettuato. Ma ciò che più colpisce di L'amore nascosto è la delicata introspezione usata nella scrittura dei due personaggi centrali, madre e figlia, notevolissima coppia di ritratti moderni ed eterni al tempo stesso (la questione del ruolo di genitore-carnefice delle proprie creature è di antica data). Incomprensibilmente, però, Capone tornerà a rivolgersi al piccolo schermo e, sul grande, rientrerà soltanto cinque anni più tardi con E io non pago, protagonista Jerry Calà. L'unico alibi possibile è quello relativo a un eventuale insuccesso di pubblico di L'amore nascosto. 6/10.

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