Regia di Kirsten Sheridan vedi scheda film
Un filmone strappalacrime a suon di musica: "August Rush" (che in italiano è diventato il più banale "La musica nel cuore") è il primo importante film girato da Kirsten Sheridan, figlia di Jim (con cui ha sceneggiato "In America"), una pellicola che racconta come la musica possa veicolare i sentimenti e allietare i cuori.
Evan è cresciuto in orfanotrofio. Ha un grande dono con la musica, ma non ha mai imparato a suonare. I suoi genitori non li ha mai conosciuti, ma sente che grazie alla musica prima o poi si incontreranno. Così scappa e si mette alla loro ricerca. I suoi genitori, ignari, continuano la loro vita.
Costruito con un'alternanza continua tra le avventure del giovane Evan e quelle - separate - dei suoi genitori (interpretati da Keri Russell e Jonathan Rhys-Meyers, lui soprattutto con troppo pathos...), il film punta sulla lacrima facile, pur regalando qualche sorriso, specie nelle avventure cittadine del giovane prodigio. Bravo Freddie Highmore come protagonista, un po' sopra le righe Robin Williams nella parte del "Mago".
La musica, è la convinzione del bambino, riuscirà ad arrivare alle orecchie dei suoi genitori "magicamente", ovunque essi siano. Una favola in note che emoziona (anche se lo fa smaccatamente) e che regala al pubblico un'ottima colonna sonora, opera di Mark Mancina.
La parte migliore di questo film è proprio la parte della creazione musicale di Evan (August Rush è il suo "nome d'arte"). Dai rumori della strada e della vita il ragazzo riesce a far nascere dei brani e delle melodie, pur senza conoscere la musica: appena ne avrà un'occasione, però, dimostrerà di poter imparare in fretta...
(http://newamericancomedy.blogspot.com/2012/01/la-musica-nel-cuore-august-rush-2007-di.html)
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