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Noi due sconosciuti

Regia di Susanne Bier vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Noi due sconosciuti

di passo8mmridotto
7 stelle

Se si perdesse un solo fotogramma di questo film, difficilmente se ne assaporerebbe tutto il suo contenuto, giocato sulla introspezione psicologica dei suoi personaggi e il loro rapporto conflittuale che cresce con il passare dei minuti con raffinata perfidia quasi masochistica, sino al finale liberatorio e apparentemente, se non felice, almeno sereno.

Audrey (Halle Berry) è la moglie molto innamorata di Brian (Davad Duchovny). Hanno due figli, una bambina di dieci anni e un maschietto di cinque. Una famigliola felice. Brian ha un solo amico, Jerry (Benicio Del Toro) che conosce sin dall'infanzia.

Avvocato, con il vizio dell'eroina, caduto in disgrazia.

Brian decide di fargli una sorpresa, trascorrere con lui il suo compleanno. Lo cerca, lo trova strafatto in una camera lercia di un condominio popolare, lo porta fuori a cena, e gli lascia due buste della spesa piene di viveri.

Rientra a casa, fa pace con Audrey che aveva lasciato contrariata per quella sua iniziativa, non avendo mai avuto simpatia per Jerry.

I suoi bambini gli chiedono un gelato, Brian ritorna in centro, compra i gelati, ma quando sta per risalire in macchina vede un uomo che picchia con grande violenza una donna, ormai stesa sull'erba di una aiuola.

Brian interviene, e dopo una colluttazione con l'energumeno la lite sembra sedata. Ma quando Brian prende il telefono per chiamare un'ambulanza e la polizia, l'uomo tira fuori una pistola e spara, uccidendolo.

Al posto dei gelati, a casa di Audrey arrivano due poliziotti ad annunciare la morte di Brian.

Tutti questi avvenimenti sembrerebbero occupare tanto spazio nel film, ma non è così, sono soltanto propedèutici al nucleo vero e proprio del racconto, che, dopo il funerale di Brian, entra in una dimensione totalmente diversa, giocata, appunto, sull'introspezione psicologica e sul rapporto conflittuale che avrà inizio dal momento in cui Audrey cercherà Jerry, e dopo averlo accusato di essere la causa indiretta della morte di suomarito, arriverà a offrirgli ospitalità in casa sua, per poterlo controllare e farlo sentire sistematicamente responsabile dell'accaduto.

Jerry accetta con malcelata riluttanza, e si sistema nel garage della villa, che dovrà rimettere a nuovo perchè recentemente devastato da un incendio.

Un vicino di casa, Howard (John Carrol Lynch), in procinto di divorziare dalla moglie, gli regala il mobilio per arredare la sua nuova residenza.

Il rapporto tra Audrey e Jerry non è facile, è tutto giocato sulla bravura della Bier che riesce a far parlare gli occhi e gli sguardi dei due amici-nemici.

Halle Berry è superlativa, nella parte della vedova con due bambini che stentano ad assorbire lo schock della morte del padre.

La donna inizia a preoccuparsi quando i bambini cominciano ad affezionarsi a Jerry.

Audrey altalena i suoi sentimenti, passa dall'odio per quell'uomo che è causa del suo profondo malessere, a desideri inconfessabili: difficile resistere alla tentazione, quando vede, atraverso i vetri appannati della doccia, il corpo nudo di quello che sino a pochi giorni prima per lei era uno sconosciuto, amico soltanto di Brian, e ora usa il bagno di Brian, indossa i suoi vestiti, e siede a tavola con lei e con i suoi figli.

Per Jerry sono giorni felici, pian piano fa breccia nel cuore dei piccoli, e partecipa a sedute tra extossicodipendenti, riuscendo a fare a meno del "buco".

Audrey è sempre in tensione, anche quando Howard, il vicino di casa, vista la buona volontà di Jerry, gli offre un lavoro come suo aiutante nelle trattative finanziarie di vendite immobiliari, gli fa da insegnante, e Jerry supera l'esame: con i primi guadagni, potrà cominciare a pagare l'affitto del garage a Audrey.

Ma accade un fatto spiacevole, la bambina sparisce per due giorni da scuola, pur rincasando regolarmente.

Jerry pare non avere dubbi, si reca in un cinematografo, e la trova lì, che guarda un film b/n: così faceva ogni anno con il suo papà, per una settimana, di nascosto di Audrey. Lui non andava al lavoro, e la bambina marinava la scuola.

Jerry lo sapeva, Audrey no. Questa verità sconvolge ulteriormente Audrey, che caccia via di casa Jerry. L'uomo è sconvolto, crollano le sue poche certezze faticosamente raggiunte, cerca di rimediare, ma Audrey è irremovibile.

Jerry sparisce nel nulla, non si reca al lavoro da Howard. E' tornato nel malfamato quartiere di drogati e spacciatori, ed è ricaduto nel vizio.

Audrey, presa dal rimorso, si reca nel quartiere in compagnia di suo fratello, e lo riporta a casa. La rinuncia alla droga diventa una lotta tremenda, ma alla fine Jerry si rimette in piedi.

Audrey, grazie all'aiuto di una extossicomane, gli trova un posto in una comunità di recupero. Howard, intanto, ha ricucito il rapporto con sua moglie e pare felice. Gli conserverà il lavoro, per quando uscirà ristabilito, questa volta per sempre.

Le ultime immagini mostrano Audrey finalmente sorridente, ha trovato sull'uscio di casa un mazzo di rose rosse, lasciate da Jerry.

E', per tutti, l'inizio di una nuova vita, ci sarà l'attesa e la speranza, e, forse, l'amore, dopo tanto odio, rancore, diffidenza, desiderio represso.

La Bier è bravissima a tenere sospeso lo spettatore, nell'aspettativa che da un momento all'altro tra i due scoppi la passione.

Niente di tutto questo, tutto è giocato sugli sguardi silenziosi e profondi di Audrey, e su quelli piuttosto bovini (e suini) di Jerry, sicuramente per lui del tutto naturali.

I due siparietti di Howard che odia sua moglie e poi torna sui suoi passi, sono rilevanti ai fini della storia: Jerry ha uno sponsor che lo sostiene, che crede in lui nonostante sia tossicomane. E che continua ad avere fiducia in lui dopo la ricaduta, annunciandogli inoltre di avere fatto pace con la compagna della sua vita, perchè, dice, "è brutto essere soli".

Ottima la regia della danese Susanne Bier, in questo film che è la sua prima prova hollywoodiana. Nessun tentennamento, nessuna falla, nel dirigere un cast molto variegato costituito da star di primo piano.

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