Regia di Julie Taymor vedi scheda film
Lasciata Liverpool per andare a cercare il padre in America, Jude (Sturgess) incontra Lucy (Wood) e se ne innamora. Sono gli anni '60, quelli della controcultura, delle battaglie per i diritti civili e della guerra in Vietnam e i due ragazzi incontreranno più di un problema per evitare di venire divisi.
Dopo Titus e Frida, Julie Taymor - già vincitrice di due Oscar - osa ancora di più con un film visionario costruito interamente con i personaggi e 33 canzoni dei Beatles. Le coreografie di Daniel Ezralow sono strepitose, i movimenti di macchina - tra carrellate, dolly e pianisequenza - da manuale e le reinterpretazioni, pur con qualche azzardo di troppo, si lasciano apprezzare. Ma alla potenza visiva non si affianca un'analoga cura di altri aspetti e la regista bostoniana sembra dimenticare che nel cinema contano anche la trama e la recitazione. Alla fine il tutto risulta come un patchwork un po' pretestuoso, un gigantesco videoclip un po' kitsch con tanto di circo e marionette, psichedelico, realizzato con assoluta maestria ma freddo, un atto d'amore verso i Far Four rimpolpato dalla presenza di star come Bono e Joe Cocker.
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