Regia di Sean Penn vedi scheda film
Non si è mai veramente capaci di arrivare a capire cosa spinge un ragazzo, la cui carriera si sta’ involando verso il più roseo futuro, a rinunciare al tutto per partire alla volta dell’Alaska in cerca del contatto estremo con la natura. Sean Penn da voce e immagini al romanzo di Jon Krakauer che racconta la storia vera di Christopher McClandless, interpretato con intensità scapestrata dal californiano Emile Hirsch nell’anno d’oro (facciamo d’argento va’) in cui interpreta un’altra storia “vera” in Alphadog. Da promessa del cinema finisce per essere, come spesso accade, la scelta di registi non troppo rilevanti, almeno negli ultimi tempi. Resta il fatto che qui dimostra padronanza del personaggio senza comunque eccedere in interpretazioni da plauso unanime, vero è che la storia, essendo forte, è già l’assoluta protagonista, resa ancora più tale dal buon occhio di Penn che chiude la sua esperienza da regista (almeno fino ad oggi) con la sua opera migliore, quasi a voler sembrare un regista scafato. Buona anche la fotografia di Eric Gautier, da me già apprezzato ne I diari della motocicletta dove sembra riuscire a trasportare sullo schermo l’essenze delle calde terre americane, quel calore c’è pienamente anche qui. Una pellicola bella e intensa, trascinante, che manca di quel pizzico in più di sentimento per riuscire ad emozionare.
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