Regia di Sean Penn vedi scheda film
Questa quarta prova registica di Sean Penn è un racconto di formazione, ribellione e sopravvivenza tratto da una storia vera. Vive di immagini più che di parole, anche se è costellato da una quasi costante voice off e da suggestivi post che compaiono proprio su di alcune scene, come appunti su cartoline; riesce ad interessare per il tono avventuroso e a sorprendere in alcuni passaggi e nella soluzione finale che offre alla storia, non tanto impensabile ma lo stesso efficace: una rendenzione, una riappacificazione con la natura e con l'umanità.
Prevedibile e un pò scontato in alcuni passaggi (vuoi che un giovane in giro per l'America non incontri una coppia hippy e una di scandinavi?), molto pregno di citazioni e di musica country e non, parecchio interessante e funzionale alla narrazione, è un film che non lascia indifferenti e che va visto almeno un paio di volte per poter essere meglio assaporato.
Un giovane neolaureato cerca di evadere dalla opprimenti routine della sua famiglia e della società buttandosi in un viaggio nella natura selvaggia.
Molto bella.
Padroneggia con bravura ed equilibrio la macchina da presa e la direzione degli attori, permeando il film di un'atmosfera fluviale, tra flashback e presente.
Ottima scelta per somiglianza con il vero Christopher McCandless e capacità attoriali.
Brava.
Perfetto.
Bene.
Fa il suo solito personaggio un pò caciarone.
Particina quasi insignificante.
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