Regia di Sean Penn vedi scheda film
visto questo film il mio pensiero sul Sean Penn regista esce notevolmente rafforzato:classico caso di regista che lavora dentro Hollywood ma è il meno hollywoodiano degli americani,che si diverte a sovvertire le regole di un certo tipo di cinema fatto per incassare che se ne infischia di premi che non arrivano,di botteghino,che ha il coraggio di dare un respiro classico al suo cinema,incurante della durata e di tutte le altre regole che permettono ad un film di essere recepito da piu'persone possibili.,il classico granello di sabbia in un ingranaggio mefistofelico che si presume perfetto,la voce della diversita'.Into the wild non è un film facile,è un film da vivere,vedere,guardare con attenzione,sentire,ascoltare(perche'ha una colonna sonora fantastica simbiotica con le favolose immagini del film,la voce di Eddie Vedder è da brividi ),vivisezionare sequenza per sequenza e infine assimilare e metabolizzare.E'il classico film che ti fa riflettere ,che ti fa scomodare i piu'grossi perche'ti vengano in mente.E'sotto le spoglie del classico road movie un viaggio alla ricerca di se stessi,del proprio io...un road movie esistenziale.Procede a strappi questo viaggio,questa ricerca,si assaporano lentamente tutti gli incontri di Supertramp,come non pensare agli anni 70 quando incontra la coppia di hippy,o quando si ripresenta alla comune,come non pensare alla liberta',quella da urlare a squarciagola,quando scende le rapide sulla canoa(e fa pensare a certo cinema degli anni 70),come non immalinconirsi di fronte alle lacrime del grande vecchio Holbrook,ultima tappa di un viaggio senza ritorno?Qui si respira natura,ampi spazi,contatti diretti con animali,lotta strenua per la sopravvivenza(quasi da lacrime quando non riesce a conservare la carne dell'alce ucciso)e infine dopo aver vissuto nel Magic Bus abbandonato chissa'da chi,il lento abbandonarsi al sonno definitivo....e i perche'ti continuano a frullare per la testa....perche'un laureato a pieni voti abbandona tutti i suoi averi,novello San Francesco?perche'abbandona il suo mondo?perche'lui che ha un brillante avvenire si lascia tutto dietro alle spalle?perche'?La risposta è sepolta con il grande Supertramp,con la sua foto sui titoli di coda,testimonianza di fugace felicita' di un uomo il cui coraggio gli ha permesso di fare cose che gli umani non avrebbero mai fatto.....Capolavoro...senza mezzi termini.....
ottima prova...da lacrima
ha sempre il musetto arruffato ...ma non è male...
particina efficace
non male
parte silente...la sorella
soffre e strazia col silenzio
brava
una vera scoperta si consuma man mano che i minuti passano.....grandissima prova...
da respiro epico a un avicenda privata
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