Regia di Norman Jewison vedi scheda film
Indimenticabile "musical" Opera ineguagliabile, di grande impatto emotivo.
Il giorno in cui vidi questo film, per la prima volta, risale a una mattinata di maggio di circa 46 anni fa, eravamo degli studenti di un liceo, che accompagnati da uno stuolo di insegnanti, si recavano nella sala per assistere ad uno spettacolo, considerato evidentemente di alto valore pedagogico-istruttivo, dai vertici scolastici, che ne avevano incoraggiato e consentito la visione “istituzionale ”uscii dalla sala visibilmente emozionato, come un po’ tutti. Avevamo visto qualcosa di speciale .Tratto da un musical di Broadway, “Jesus Christ Superstar”, trasposizione cinematografica scritta dall’inglese Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, diretta da Norman Jewison, si articola nelle seguenti tappe l'entrata trionfale in Gerusalemme, la cacciata dei profanatori dal tempio, la congiura dei Sommi Sacerdoti, l'ultima cena, il tradimento di Giuda, lo spergiuro di Pietro, il Signore giudicato presso il Sinedrio, Pilato condotto davanti a Erode, la Crocifissione. Strepitoso musical rivoluzionario, sontuosa e spettacolare rivisitazione degli ultimi giorni di Gesù che pur prendendo spunto dalle sacre scritture, imbocca una visione totalmente “laica” e “hippy” della storia del Salvatore. Musical interamente cantato, senza parti recitate, è un film sospeso tra realtà e finzione scenica, l’incipit, un pullman pieno di attori, che si accinge a interpretare il musical, è una metafora della tragedia dell’uomo costretto a vivere come se stesse su un palcoscenico, ostentando maschere pirandelliane. Un’opera epica,assolutamente originale, geniale e interamente umanizzata e vicina a quelli che erano i principi e i valori della gioventù degli anni ’70. Gesù affronta la morte imminente come un essere umano, con dubbi e perplessità che non hanno nulla di divino. Giuda Iscariota gli ruba la scena,in quanto l’unica persona razionale e coerente, che vede il suo destino già scritto e ne soffre, perché sa già quale sarà il suo ruolo all’interno della vicenda. Maria Maddalena, splendida creatura dalla grande femminilità,investita da una dolcezza che la sottrae al suo ruolo di prostituta redenta. Ricco di citazioni “tipiche”della cultura hippie, come la fila di carrarmati nel deserto, allegoria anti-militarista e pregno di simbolismi. La dicotomia Gesù e Giuda, rappresenta il conflitto umano e ideologico, ma quello che ne esce perdente è Gesù, perché non ha la forza e il coraggio di Giuda. Il consueto giudizio sul bene e sul male viene qui stravolto del tutto. Eccezionale dal punto di vista estetico, “Jesus Christ Superstar”è di forte impatto ideologico e non può non rimanere nel cuore e nella testa della gente, soprattutto per una colonna sonora ineguagliabile, con interpretazioni di grandissima intensità emotiva, che rimarranno per sempre nell’immaginario collettivo e nella storia del cinema. Il progetto è prima nato sotto forma di album musicale, poi è diventato un film nel 1973 ed infine un musical. Al disco ha partecipato anche Ian Gillan dei Deep Purple nel ruolo di Gesù e un’orchestra di 100 elementi, ma Andrew Lloyd Webber, l’ideatore del progetto,non aveva abbastanza soldi per una trasposizione cinematografica. Tutto il film è stato girato nello stesso ordine in cui sono accaduti gli eventi e nello stesso tempo, ossia nel giro di una sola settimana. Gli attori sono arrivati sul set di lunedì ed il tramonto dell’ultima scena è stato ripreso durante il crepuscolo della domenica.Gli standard altissimi di qualità raggiunti da Jesus Christ Superstar si riflettono nei suoi numeri record: 23 anni di successi, con più di 1.600 rappresentazioni, 190 artisti che si sono alternati nel cast, oltre 1milione e 700mila spettatori, quattro diverse edizioni e ancora, 12 anni consecutivi in cartellone nei Teatri italiani dal 1994 al 2006.
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