Regia di Jason Reitman vedi scheda film
Oh, questo film è una boccata di aria fresca tra il marciume nichilistico di molto cinema contemporaneo! A me è piaciuto proprio tanto, quando l'ho guardato più per curiosità (visto il tema) e aspettandomi qualcosa di carino e niente più. Invece mi è sembrato un film molto originale, ben fatto, delicato, ricco di sfumature psicologiche, con personaggi molto interessanti. Certo, è antiabortista, come lo sono io, senza se e senza ma. Lo è però su un piano assolutamente umano e per nulla religiso, perché già il primo è più che sufficiente. Mostra come l'aborto sia un'inutile crudeltà commessa contro il bambino (che viene ucciso) ma anche contro la madre, e come questa crudeltà sia evitabile con un po' di buona volontà, un po' di faccia tosta, e soprattutto di umanità. Trovo anzi che sia un film molto umano. La giovane protagonista ha di positivo sia un cuore che ha un senso schietto del bene e del male (ma questo ce l'hanno praticamente tutti), ma anche (e questo ce l'hanno in pochi) il coraggio di fare ciò che sente giusto e bene. La figura peggiore la fa l'uomo della coppia senza figli, che definire meschino sarebbe poco. L'attore è comunque molto bravo e la sceneggiatura è fine nel definirne il carattere, lo stato d'animo e le "motivazioni" che lo spingono a mandare all'aria tutto. E' comunque un film che non ha un briciolo di retorica, non è predicatorio, ma mostra soltanto le cose come sono, che cioè un bimbo può sempre nascere anche nella situazione più improbabile, e può sempre fare felice qualcuno, senza far del male a nessuno. Belle anche le musiche.
La protagonista, adolescente ultramoderna e sbarazzina, sarebbe molto lontana dal mio modo di essere, ma ha finito per diventarmi simpatica: ha un fondo di schiettezza, umanità e buon senso che mi hanno conquistato. Belle anche le figure dei suoi genitori adottivi, che sanno fare veramente il papà e la mamma. Dieci e lode!
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