Regia di Jason Reitman vedi scheda film
Finalmente ritornano a fare film indipendenti dai dialoghi liberi e mai ipocrita! Juno, una ragazzina di 16 anni (qualcuno in rete ha detto che ne dimostra anche un paio di meno, può anche darsi che sia vero ma l'attrice Ellen Paige ne aveva qualcuno in più quando lo girò!!!) rimane incinta in una sequenza girata da paura (come girarla? le luci sui corpi sono quelle del cinema per adulti ma si vedono solo le gambe e le mutandine andare giù con musichetta allegra...come se la Disney avesse comprato i diritti di KEN PARK e stesse studiando i tagli giusti per proiettarlo in un oratorio!!!). Con uno stile videoclipparo conosciamo i comprimari che ruotano attorno a lei nel suo mondo. Come comportarsi di fronte alla gravidanza? Ne parla alla sua migliore amica e al suo ragazzino (o forse è solo un amico con cui ha fatto sesso per gioco?) e come se fosse la cosa più normale del mondo decide di abortire come se dovesse togliersi un dente (scandalizzati? molte ragazzine fanno sul serio così...manca la giusta educazione sessuale!). In sala d'aspetto si sente a disagio (tappa n°1 di maturazione) e decide di tenerlo magari dandolo in affidamento però selezionando una famiglia che le voglia davvero bene al nascituro (tappa n°2 di maturazione). Viene scelta una coppia che sembra fatta al caso suo. Si conoscono e nei numerosi incontri successivi avremo modo anche di vedere interessanti scambi generazionali (citazioni intellettuali a non finire tra musica, film d'Essai -Gordon Lewis o Dario Argento?- e fumetti...). Poi arriveranno le sorprese! Dialoghi volgari (scandalizzati? i giovani -e non solo!- parlano -anche!- così) e videofumetti per un racconto di formazione tra serietà e ironia. Anti-abortista? Per Giuliano Ferrara sembrerebbe di sì, per i sostenitori dell'aborto invece sembra un film che ineggia alla libera scelta. In realtà è ne l'uno nè l'altro! Non si pone domande sulla scelta da fare e si sofferma nella descrizione del grado di maturazione di tutti i personaggi (giovani e meno giovani) e sui loro sogni (realizzati e non). Inoltre cerca di esaminare il significato di amore assoluto senza scadere nel patetismo. Sarebbe il lavoro ideale da mostrare in un corso di educazione sessuale per adolescenti. Peccato che all'epoca dell'uscita in sala non tutte le adolescenti lo abbiano capito: un gruppo di ragazzine in una scuola italiana hanno fatto un patto tra di loro di rimanere tutte incinte per imitare la loro eroina (la notizia è stata trasmessa dai TG!)...Sic!!! Meritato Oscar alla sceneggiatura della ex spogliarellista Diablo Cody!
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