Regia di Jason Reitman vedi scheda film
Premiato dal festival di Roma lo scorso Ottobre, ma anche dal pubblico americano che gli ha conferito un incasso superiore ai 100 milioni di dollari, arriva tardivamente sugli schermi italiani "Juno", commedia girata come se fosse un film "indie", e opera seconda di Jason Reitman, che aveva favorevolmente impressionato con il pungente "Thank you for smoking". L'atmosfera ricorda le strisce dei "Peanuts" di Schulz, sia per l'ambientazione che per il tono prevalentemente leggero della narrazione, tuttavia la pellicola, pur gradevole, appare come una leggera regressione rispetto all'altro film. E' uno di quei film che si vedono bene, strappano qualche sorriso, ma se i dialoghi tendono a debordare, la sceneggiatura qua e là manifesta qualche riflesso inconcludente. Recitato con vivace spontaneità, "Juno" conferma che Reitman jr., tirando più in alto del padre, sceglie argomenti più curiosi per le sue commedie e cede meno al corrivo o al facile: per cui, pur non includendo questa simpatica, effervescente pellicola, tra i migliori film dell'anno, la buona novella è che un bravo regista di commedie intelligenti è emerso.Appuntamento al terzo film.
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