Regia di Jason Reitman vedi scheda film
Un film semplice quanto brillante, che narra la storia di una sedicenne alle prese con una gravidanza e con l’imbarazzo che ne consegue. Juno, un vero peperino, decide di non tenere il bambino e donarlo ad una solare ed agiata coppia, che non ne può avere. Con una dolcezza e brio andersoniani (Wes, non Paul né Paul T.), il regista di Thank You For Smoking inscena un confronto tra due generazioni sulla maternità, evidenziando i punti di contatto e di contrasto: Juno rimane contemporaneamente affascinata e delusa dalla coppia. La scintilla di intesa tra la ragazza e il “neopadre” traccia un ponte tra il mondo dei giovani e quello degli adulti, rappresentato da un lato dalla maturità di lei e dall’altro dal carattere giovanile di lui. Se inoltre Juno parla slangato, si veste grezzo e ascolta rock, l’evento inaspettato la fa crescere in fretta, portandola a riflettere, da adulta, sull’amore e sulla felicità di poter concepire un figlio, L’ottimismo pervade la pellicola e sceglie coerentemente di non moralizzare sull’aborto o l’emarginazione dai coetanei; suggerisce (in modo forse ingenuo, forse sincero) che esiste molto di peggio che una gravidanza a sedici anni. Di riguardo la colonna sonora, che segue ogni mutamento di animo di Juno e che echeggia fino alla splendida inquadratura finale, dove diventa musica diegetica.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta