Regia di Hector Babenco vedi scheda film
Rimini e Sofia sono una giovane coppia sposata. Stanno insieme da una vita, sono belli e apparentemente innamorati, invece si stanno lasciando. Da lì Rimini conoscerà altre donne e cercherà di rifarsi una vita. mentre Sofia svilupperà un'ossessione per riconquistare l'antico compagno. Il passato di Hector Babenco è, più che un melodramma asciugato ed essiccato, un trattatello psicologico sui traumi di una perdita. Il film, tratto da un romanzo dello scrittore argentino Alan Pauls, in questo modo assume lo scostante tono assertivo di chi ha qualcosa da spiegare più che da raccontare. La freddezza in cui si precipita nei fallimenti di Rimini e nella follia di Sofia rende indigesta la storia a chiunque vorrebbe creare una minima empatia con i protagonisti e scivola ben presto in una meccanicità teorica che non lascia scampo. Babenco, autore in passato di film di ben diverso spessore, segue i suoi personaggi con l'aria di un maestro preoccupato - nella messa in scena come nella sceneggiatura - solo di confermare la sua tesi. La regia vecchio stile, il ritmo monocorde, la classicità del contesto sembrano, più che necessità stilistiche, forme espressive inadatte all'altezza delle ambizioni del film che inghiottono anche gli sforzi degli attori: un Gael García Bernal sempre sull'orlo dell'estasi e un bel gruppo di sprecate interpreti femminili.
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