Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Zampata da vecchio leone per Sidney Lumet, capace a ottantatre anni di realizzare uno dei suoi lavori più intensi, un trattato morale travestito da thriller drammatico che in due ore elabora un ritratto di quanto deplorevole sia divenuta una società in cui si è perso ogni valore che non sia quello pecuniario: la sceneggiatura, amarissima e affilata, costruisce e scompone gli eventi, riallacciando a piani temporali incrociati ogni evoluzione narrativa e psicologica di ciascun personaggio, e spiega esaurientemente, come pochi hanno saputo , come possa degenerare una situazione ritenuta sotto controllo e guidata da una scelleratezza assurda. Con il felice ausilio di un cast funzionale e indovinato, l'autore di "Serpico" ha fatto un film che più ci pensi dopo averlo visto e più ti colpisce per l'incisività, il pessimismo agghiacciante e progressivamente annichilente, fino a giungere ad un finale che definitivamente affossa ogni residua speranza di riscatto. Dopo qualche anno di stanca, notevole che un maestro del cinema progressista e di impegno civile arrivi a creare un'opera così stordente e potente.Una delle pellicole più belle e "cattive" di queste ultime stagioni.
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