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Onora il padre e la madre

Regia di Sidney Lumet vedi scheda film

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La recensione su Onora il padre e la madre

di Gangs 87
8 stelle

Andy e Hank sono fratelli. Il primo, che poi è anche il maggiore, ha un lavoro remunerativo, una moglie bellissima che ama e che lo ama eppure… eppure è insoddisfatto della vita e si rifugia nella droga. Il secondo è un perdigiorno con un divorzio alle spalle e una figlia da mantenere. Quando la loro situazione economica si complica Andy propone ad Hank di fare una rapina. Nella gioielleria dei genitori.

 

L’ultimo film diretto da Sidney Lumet, lasciatoci in eredità prima di passare a miglior vita, è un piccolo capolavoro che si basa su una trama attraente e su interpretazioni magistrali.

 

Parte dalla geniale idea di narrare la pellicola in modo cronologicamente destrutturato, utilizzando dei flashback nella linea temporale degli avvenimenti, che ci vengono raccontati attraverso la visione dei vari protagonisti, alternandole l’una con l’altra, è la chiave d’attrazione dell’intero film.

 

Questo particolare metodo narrativo, che ci dà a più riprese la sensazione di stare componendo un puzzle, ha la capacità di mantenere alta l’attenzione di chi guarda, catturandoci in una rete di cose non dette che ci trascinerà inesorabilmente all’inaspettato (ma forse neanche troppo) finale.

 

Il connubio tra Philip Seymour Hoffman e Ethan Hawke è a dir poco perfetto. Il loro talento e la loro capacità di immedesimazione garantiscono una rappresentazione dei personaggi tale da creare un impatto così potente e profondo da renderli indimenticabili.

 

Tutto sembra al posto giusto in questo affresco crudo delle conseguenze originate dalle reazioni umane (e non). Un viaggio agli antipodi del rancore generato dalla continua necessità di accettazione, che ricerchiamo costantemente in chi ci genera prima e in chi ci accompagna poi e che ci anima fin da piccoli senza abbandonarci mai.

 

Il titolo originale è strabiliante quasi più del film stesso. Before the Devil Knows You're Dead, prima che il diavolo sappia che sei morto, un augurio che in realtà è quasi una scongiura che possiede il fascino poetico di un titolo capace di rappresentare in poche parole tutto il senso della pellicola; che prontamente viene storpiato nella traduzione nostrana anche se in questa circostanza mantiene la sua poetica, devo ammettere.

 

Onora il padre e la madre è un thriller al cardiopalma che entra nelle viscere e raggiunge il nostro io più recondito. Quello che celiamo dietro l’apparente felicità con cui trasciniamo le nostre esistenze.

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