Regia di François Girard vedi scheda film
Francois Girard è lo sconosciuto regista della trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Baricco (che non ho purtroppo letto) di cui indubbiamente si respira l’atmosfera da libro, in alcune sequenze si ha l’impressione di sfogliare materialmente una pagina e leggerne qualche stralcio. La fotografia è favolosa come l’intensità di certe inquadrature ma in diversi tratti risulta lento e pastoso, difficile da seguire con lo stesso trasporto per tutta la durata, ma la sceneggiatura è talmente impregnata di sentimenti che, la trama, finisce per essere più interessante anche dell’interpretazione dei due protagonisti. Michael Pitt, senz’altro con più spessore della Knightley, regge meglio la pellicola diventando il protagonista assoluto, senza lode. La modalità del racconto rende più intima la sintonia tra film e spettatore ma il resto delle caratteristiche, non propriamente eccellenti, abbassano la qualità dell’intero film.
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