Regia di François Girard vedi scheda film
Tornatore era riuscito a traslare l'anima di "Novecento" sul grande schermo, a combinare la poesia delle parole con la magia del cinema. Con Seta il transfert non scatta. Le cento pagine di lirica, sogno e desiderio di un incredibile Baricco, restano salde sullo scaffale. A Girard sfuggono le vere chiavi del romanzo attorno alle quali si tormentano i protagonisti: fuga e ritorno, gabbie dorate ed emancipazione dei sentimenti, fedelta' e sdoganamento (in tutti i sensi...). Il film si gingilla troppo su andate e ritorni, ma indugia troppo poco sui perche' di chi parte ed i perche' di chi attende, ed a noi seduti in platea, stavolta, non resta che una gran voglia di riaprire il libro...
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