Regia di Gavin Hood vedi scheda film
Patrocinato da Amnesty International, il film scritto da Kelley Sane e diretto dal sudafricano Gavin Hood propone i temi della detenzione illegale e della tortura che ne segue senza raccontare sostanzialmente altro. L'espediente narrativo, rivelato soltanto in sottofinale, di montare il film con un inavvertibile flashback e il bluff sulla mancata spiegazione dell'equivoco che alla base della vicenda rafforzano la sensazione che Rendition, a parte gli indiscutibili meriti rispetto alla promozione dei diritti civili, non dica pressoché nulla. Grande cast abbastanza sprecato, nel quale spicca una Maryl Streep che in un paio di scene sembra stare lì a ricordarci che lei è la più grande ti tutti. Chapeau.
Al rientro dal Sudafrica un cittadino americano di origini egiziane (Metwally) viene preso dai servizi segreti americani e torturato perché sospettato di avere rapporti con i terroristi arabi. Un giovane responsabile della CIA (Gyllenhaal) si trova così a subire un durissimo viatico rispetto al problema della (ingiusta) tortura.
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