Regia di François Ozon vedi scheda film
Da un autore come Francois Ozon non si sa mai cosa aspettarsi.
Spesso il tranello è dietro l’angolo, ma è altrettanto vero che se non sei preparato puoi godere ancora di più di un’ eventuale sorpresa.
Qui il risultato nel complesso è in effetti sorprendente anche se non eccelso, a mio modo di vedere.
Francois Ozon redige un film fuori tempo (ricorda un bel po’ i melò girati negli anni 50/60), lontano da qualunque registro moderno (soprattutto rispetto a quanto fatto in precedenza da lui stesso), utilizzando una fotografia molto luminosa per raccontare una storia prettamente d’amore, che a tratti assume i connotati di una favola per poi andare incontro al dramma.
Certo la vicenda in sè non regala grandissimi momenti filmici, ma il racconto copre spesso questi difetti che comunque in parte inficiano sul risultato finale.
Un po’ antipatica la protagonista assoluta, anche se l’attrice che la interpreta è stata molto brava e determinata quanto lei.
Meglio in ogni caso la prima parte più solare, mentre la seconda assume connotati drammatici assai più canonici per arrivare ad un finale che non colpisce come avrebbe dovuto.
Simpatici i siparietti con alle spalle palesemente finte scenografie (ce ne sono diversi).
Riuscito solo in parte.
In alcuni frangenti vola alto, in altri cade un pò nel "già visto".
Alterna insomma buoni momenti ad altri più canonici.
Prova interessante, dimostra di possedere un discreto carisma ed è decisamente volitiva..
Ordinariamente bravo.
Presenza che non aggiunge granchè, ma comunque sempre piacevole.
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