Regia di François Ozon vedi scheda film
Non mi sembra uno dei migliori film di Ozon, regista che ho apprezzato maggiormente con Potiche e Gocce d'acqua su pietre roventi. Mi sembra quasi un esercizio di stile nel voler ricostruire un certo melodramma d'altri tempi, quasi alla Bette Davis diretta da William Wyler, ma se la confezione è smagliante e i colori seducenti, il film si fa sempre più artificioso col procedere della storia e troppo sopra le righe per poter appassionare uno spettatore smaliziato come quello odierno. Si intuisce facilmente che il regista sta dalla parte della sua eroina, una specie di Scarlett O'Hara con pretese letterarie, ed essendo Ozon un nuovo "women's director" alla George Cukor, riesce a creare con la sua interprete Romola Garai un' intesa perfetta che sarebbe funzionale al film, se tutto non fosse così platealmente eccessivo. Tolta Angel, gli altri personaggi sono piuttosto sbiaditi con un Sam Neill soltanto funzionale ed un Fassbender inferiore al suo livello di interpretazioni successive. Nel complesso, comunque, dignitoso per gli apporti tecnici ed una messinscena comunque curata.
Voto 6/10
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