Regia di Dario Argento vedi scheda film
io credo che DARIO ARGENTO abbia delle specifiche responsabilità nei confronti del mondo che lo adorava come sadico creatore di incubi magistralmente orchestrati e coreografati. o se ne va o si da una regolata. e mi dispiace anche parlare così perchè è simpatico nel suo essere romanamente coatto, gadano, grezzo e volgarotto. per me da PHENOMENA dario non esiste più e mi mancano all'appello il cartaio che mi son sempre rifiutato a priori e i due episodi dei masters of horror. la terza madre è grottescamente comico, e potrei capirlo se fosse l'ennesimo episodio natalizio della simpatica accoppiata boldi-de sica. ma siccome non è le barzellette-capitolo secondo io mi aspetto che ad un film di dario argento si stia male per il disagio... della paura e non del disagio per non riuscire a trattenersi dalle risate. palesemente povero, con quella parte nel passato raccontata coi fumetti manco fossimo in kill bill tre, le scene di isteria collettiva a roma che fanno pietà, la recitazione che non è nemmeno ai minimi storici, è proprio andata altrove. argento una volta sapeva scegliere i volti giusti, sapeva creare l'atmosfera apocalittica con una stanza nera e una finestra con una luce azzurra puntata contro. ma qui siamo alla recita parrocchiale. ad un certo punto nella fila dietro la mia una ragazzina ha chiesto all'amica perchè ridevano tutti, lei forse un pò palesemente a disagio dai quattro effetti splatter che facevano da collante tra una passeggiata di asia da un posto all'altro e su e giù per le scale. e i rimandi più o meno consci alla villa di profondo rosso e alla colonna sonora, quella si splendida, di suspiria non fregano nessuno e di sicuro i trentaseienni come me che sono accorsi alla videoteca piùvicina per assicurarsi la coppia in dvd di inferno finalmente palesatasi. non mi aspettavo niente devo essero sincero, fin dalle prime notizie di questo progetto, ma reggersi la panza dalle risate, questo proprio no.
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