Dominich è un professore universitario di linguistica che tenta da tempo di concludere il libro che sta scrivendo, finchè la frustrazione lo spinge al suicidio. Nel giorno prescelto per uccidersi, Dominich viene colpito da un fulmine: l'incidente gli restituisce la giovinezza e delle capacità sovrumane.
Note
Si può fare filosofia attraverso il cinema? Si può ragionare della nostra finitezza - giocoforza fisica, relativa al corpo - rivaleggiando per esempio con la religione, sullo stesso piano, per dare risposte? Coppola ci prova: per questo, Un'altra giovinezza, comunque la si pensi, è l'opera di un gigante. Le immagini hanno un valore aggiunto: riescono a rendere carnali i segni, le parole che sanno scorrere sullo schermo come geroglifici del pensiero. Alle radici del quale sta il linguaggio.
Pasticcio ai limiti della sopportazione, interessante solo la prima ora poi quando arriva la "bella fulminata" (in tutti i sensi) si precipita nel ridicolo.
Un film senza particolari pretese. Da Coppola mi aspettavo di più. Se non fosse stato un film di Coppola avrei scritto che le due ore di visione non erano sprecate; la mano dell'artista si intravede.
L'idea era bella e geniale, ma il film è uno sconclusionato pasticcio di generi. Dialoghi da pelle d'oca e seconda parte che pare un intellettualizzazione improvvisata. A me francamente non è piaciuto. Coppola sembra non aver più molto da dire.
Youth Without Youth: questo è il titolo originale, e credo che sia particolarmente necessario tenerlo presente nel caso in oggetto, poiché ritengo che si tratti di un elemento tutt’altro che di secondaria importanza: la traduzione imprecisa, non proprio del tutto infedele, si badi bene, ma ben più accomodante nelle sue rassicuranti certezze, che lo fa diventare in… leggi tutto
Esplorare strade nuove per un regista del calibro di Coppola più che una possibilità è un obbligo, specie davanti ad una sceneggiatura di per sè affascinante, quasi richiamando un moderno Frankestein rinato a nuova vita. Se però la prima parte è scorrevole ed efficace, man mano che il film prosegue si assiste ad uno scollamento, quasi una forma di… leggi tutto
Un'altra giovinezza, quanto meno cinematografica, servirebbe a Coppola, l'unico autore che mi abbia fatto andare al cinema due giorni di fila per vedere lo stesso film (era Dracula, visivamente travolgente, sul grande schermo, almeno all'epoca). La giovinezza, purtroppo per Coppola e per chiunque altro, non torna né con i tuoni né con le saette, anche se dice il contrario questo… leggi tutto
Davvero originale questo film. Ha un'atmosfera particolare, sospesa e sinuosa, ed è pervaso da una costante indeterminatezza. La collocazione temporale è infatti sfumata e sparigliata. L'unica data certa è il 1938 a Bucarest: il resto è avvolto come da una nebbia. Sappiamo che il protagonista si sposta in Svizzera e a Malta negli anni successivi, forse anche negli…
"Siamo gettati in questa vita come in un alambicco, dove, dopo una precedente esistenza che abbiamo dimenticato, siamo destinati a essere rifatti, rinnovati, temprati dalle sofferenze, dalle lotte, dalla passione,…
Francis Ford Coppola compie 80 anni e negli ultimi giorni si è fatto sentire annunciando il "Final Cut" di "Apocalypse Now" e, soprattutto, il ritorno all'ambizioso Progetto di "Megalopolis", che pareva…
Esplorare strade nuove per un regista del calibro di Coppola più che una possibilità è un obbligo, specie davanti ad una sceneggiatura di per sè affascinante, quasi richiamando un moderno Frankestein rinato a nuova vita. Se però la prima parte è scorrevole ed efficace, man mano che il film prosegue si assiste ad uno scollamento, quasi una forma di…
Il ritorno alla regia di Francis Ford Coppola, dieci anni dopo "L'uomo della pioggia", fu l'adattamento cinematografico del romanzo "Un'altra giovinezza" dell'autore rumeno Mircea Eliade, in cui uno studioso di lingue suo connazionale, ormai anziano e solo, vive disperatamente nel ricordo della moglie e ossessionato dalla ricerca negli idiomi antichi, all'epoca dell'invasione tedesca. Colpito…
Coppola è un regista con la R maiuscola, sa girare, sa cos'è l'arte e anche in questo non riuscitissimo film la sua classe è evidente. Quello che non va è la sceneggiatura ma ancor di più la trama. Troppa carne al fuoco che rende il messaggio chiaro ma poco incisivo. Lo disperde nella confusione. A volte bisogna saper sfoltire il caos per donargli l'impatto.…
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Commenti (12) vedi tutti
A un uomo colpito da un fulmine accadono fenomeni stranissimi e incomprensibili. Come per Coppola deve essere la vita umana.
leggi la recensione completa di BalivernaLungo, cerebrale, faticoso da seguire fino alla fine. In modo meno elegante, pallosissimo.
commento di paoscaPasticcio ai limiti della sopportazione, interessante solo la prima ora poi quando arriva la "bella fulminata" (in tutti i sensi) si precipita nel ridicolo.
commento di Tex MurphyUn pasticcio contorto, se non fosse per la prestazione straziante di Tim Roth e la fotografia dettagliata, sarebbe assolutamente inutile.voto 4 -
commento di wang yuBuon film con qualche somiglianza con Benjamin Button
commento di bond20Un film senza particolari pretese. Da Coppola mi aspettavo di più. Se non fosse stato un film di Coppola avrei scritto che le due ore di visione non erano sprecate; la mano dell'artista si intravede.
commento di enandre7+
commento di danandre678
commento di danandre67L'idea era bella e geniale, ma il film è uno sconclusionato pasticcio di generi. Dialoghi da pelle d'oca e seconda parte che pare un intellettualizzazione improvvisata. A me francamente non è piaciuto. Coppola sembra non aver più molto da dire.
commento di fefyUn film affascinante, filosofico, che si presta a più chiavi di lettura.
commento di nibbioCoppola non è Lynch, e questo doppio di Inland Empire risulta visivamente interessante ma sconclusionato e noioso.
commento di redrum80Intensa epopea di morte, resurrezione, metempsicosi, spirito e materia, progresso e regressione, ritorno alle origini, alfa e omega. 8
commento di kotrab