Regia di Buzz Kulik vedi scheda film
Film di stile ultra televisivo, di un regista dal buon mestiere, anch'esso affinato in gran parte lavorando per la televisione. Kulik è bravo e racconta con linearità una vicenda che negli anni trenta fece scalpore negli USA ed ebbe risvolti doppiamente tragici. Nella prima parte, la storia mette al centro dell'attenzione il trasvolatore atlantico e la sua famiglia, mentre nella seconda l'interesse si volge al (presunto) colpevole del rapimento/infanticidio. Charles Lindbergh è probabilmente descritto con tratti di umana simpatia maggiori di quelli che in realtà ebbe (si sorvola sugli aspetti pubblici dell'attività dell'aviatore, che non nascose sue simpatie per il nazionalsocialismo tedesco), ma ad uscire con le ossa rotte dalla rappresentazione del film è soprattutto il pervasivo mondo dell'informazione americano. Sarà pure la stampa, bellezza, ma rompe davvero le scatole.
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