Regia di Christopher Reeve, Dan St. Pierre, Colin Brady vedi scheda film
Dunque, accanto ad un bambino che vive un’avventura (non nuova), abbiamo una mazza da baseball ed una pallina animate e parlanti, due tratti poco consoni all’animazione, oltre che ad un gusto lontano alle consuetudini europee (il baseball chi lo segue? Pochissimi …).
C’è poco per cui esaltarsi, ma almeno non si scarta tutto.
Stati Uniti 1932, Yankee Irving è un ragazzino che si imbarca in un’avventura “on the road” per salvare il lavoro del suo babbo.
Lo fa accompagnato da una palla da baseball ed una mazza parlanti, solcherà gli States inseguito da chi quella mazza la vuole rubare, per darla al suo legittimo proprietario, permettergli di vincere e far riavere a suo papà il suo lavoro.
Progetto pensato, e seguito fin quando ha potuto, da Christopher Reeve, il ricordo vola inevitabilmente a lui che questa storia un po’ lo ricorda (la lotta per raggiungere un risultato) ed automaticamente ci si emoziona, almeno nel suo ricordo.
Purtroppo, ad ogni modo, il film si rivela poca cosa, l’impatto grafico è assai poco gratificante e soprattutto rimane una pellicola destinata ai più piccoli tanto più se amanti del baseball.
Si parla comunque di un titolo minore, destinato principalmente alle famiglie (la logica verda tutta lì), un prodotto fondamentalmente classico, condito da un’inevitabile happy ending che comunque desta una discreta soglia emozionale.
Il valore aggiunto potrebbe essere la visione in versione originale (presente!) che si vanta di un master class di voci americane che sanno di piacevole remember.
Nel complesso si parla di un film costruito semplicemente, che non paga più di tanto l’occhio e che ha comunque il merito di riproporre un periodo non facile e di rivalsa (il crack del 1929 era appena passato e lo si percepisce a chiare lettere), purtroppo rimane un titolo di nicchia che non può soddisfare più di tanto un pubblico medio (soprattutto quello italiano ed europeo).
Probabilmente tutt’altro che malvagio, ma anche poco accattivante.
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