Regia di Tom Shadyac vedi scheda film
Film come Un'impresa da Dio svolgono una precisa funzione sociale. Risolvono i sabati sera destinati alla noia più totale. Vai al cinema con un paio di amici, oppure ti affitti il dvd, e lo guardi come se niente fosse. Poi pizza e birra, se il portafoglio lo consente. Non devi neppure pensare. Perché se invece ci pensi, ti si rivolta lo stomaco per il posticcio buonismo ecologico di cui è infarcita la favoletta, sequel di Una settimana da Dio con il comico del Daily Show Steve Carell al posto di Jim Carrey. Dio (ancora Morgan Freeman) "condanna" il nostro eroe a essere Noè e a costruire una nuova Arca, in attesa del diluvio. Il poveruomo, manager d'assalto, si ritrova così barbutissimo come iconografia comanda, e perseguitato da ben 170 specie animali in cerca di salvezza. Si sorride qua e là, soprattutto perché Freeman dà voce a un Dio che non ti aspetti, sebbene tu ti chieda: con tutto il delirio che quelli che avrebbe fatto a sua immagine e somiglianza stanno combinando sulla Terra, cosa diavolo avrà da continuare a ridere? Perché poi risulta essere soprattutto un gran burlone, niente a che vedere con il Dio vendicativo dell'Antico Testamento. Simpatici e molto protagonisti gli animali, il che rende automaticamente la commediola adatta a un pubblico di bambini.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta