Regia di Robert Rodriguez vedi scheda film
Il trailer di Machete è un antipasto assai gustoso… ma se dico che rappresenta forse il piatto migliore del film gli faccio davvero un buon servizio?
A ben vedere questo Grindhouse - Planet Terror non è che sia un prodotto poi così superficiale come sembra, ma fa di tutto per sembrare tale. Per certi versi sguazza compiaciuto nel gore più spinto (incontenibile risulta la scopofilia per lo sfaldamento della carne umana, senza che filtri moralistici di sorta possano intralciare la morbosa curiosità della m.d.p.), per altri calca la mano sul versante megalomane e farsesco in puro Rodriguez style (come quando il caro buon vecchio Bruce - P.S. Willis - tira in ballo per la barba nientepopodimeno che l’ex fuorilegge più ricercato al mondo).
Il che, da un lato, raffredda di molto le pietanze che vengono servite (per cui alcune si masticano a fatica) e, dall’altro, esse rende mal assortite, ovvero pietanze che non legano bene assieme (la trama - un po’ contorta alla luce delle tardive e precarie giustificazioni del brutale innesco narrativo - si presta agli innesti di svariate sottotrame collaterali che in essa si incuneano a ripetizione come orpelli vani e dimenticabili) con conseguente (invero mero) accenno di pregiudizio per la “digestione” (veloce ed indolore per chi conosce e tollera lo stile di Rodriguez).
Sullo sfondo, però (fanno notare i più attenti), si staglia un mondo in rovina, caduto nel caos e nelle mani di mostruosi energumeni (Rodriguez deve aver frequentato la celeberrima scuola di Hokuto - quella di Ken il guerriero, per intenderci - nella definizione dei cattivi), la cui redenzione transita dalle gesta eroiche di un drappello di uomini non propriamente, in pura teoria, esemplari (reietti, la vera forza-lavoro del mondo contemporaneo; FilmTV), gli unici capaci di ricostruire dalle fondamenta un'intera civiltà (FilmTV)…. ma quanto è difficile trattenersi dal buttare via il bambino con l'acqua sporca!
I più avvertiranno, piuttosto, meno di due ore di “pura” evasione condita alla Rodriguez/Tarantino (al quale ultimo si deve un cammeo in un ruolo che forse è il suo più sgradevole di sempre) che, a conti fatti, non lascia il segno (pur desiderando ardentemente farlo).
Si astengano, comunque (ma questa è una raccomandazione buona per tutti coloro che non sono fan di un certo cinema di Rodriguez), i deboli di stomaco!
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