Regia di Neil Jordan vedi scheda film
La mandibola e lo sguardo truce sono identici a quelli di Charles Bronson. Sarà per questo che il casting de Il buio nell'anima ha assegnato a Jodie Foster - un curriculum costellato da film in zona b-movie - la versione al femminile de Il giustiziere della notte. La biondina, che ha ormai passato i quaranta, è la speaker di una radio newyorchese in procinto di sposarsi con un bel tenebroso. Ma tre balordi, durante una passeggiata nel parco, ammazzano lui e riducono lei in fin di vita. Il resto procede secondo il più trito copione fascistoide: lei acquista di straforo una pistola e comincia a sparare a qualunque malvivente gli capiti a tiro. Il detective di polizia che indaga sulla catena di omicidi (Howard) è anche un fan della sua trasmissione. Capirà quello che sta succedendo?
Neil Jordan, uno dei registi più sopravvalutati della storia del cinema mondiale, riesce a rosolare il polpettone da dare in pasto allo spettatore per quasi due ore: delitto dopo delitto, indagine dopo indagine. Il finale appone un sigillo fascistissimo al film: cittadini, armatevi pure, ché farete un favore anche alla polizia. Alla faccia di Michael Moore!
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