Regia di Adam Shankman vedi scheda film
Rifare un film di culto è ancora più complicato che produrre il remake di un blockbuster, e visto che da una bizzarra risorsa quale il "particolare" cinema di John Waters è stato tratto un musical broadwayano, da "Grasso è bello" del 1988, ecco la versione cinematografica, affidata ad Adam Shankman, fino ad oggi cineasta di qualche successo ma di scarsissimo apprezzamento critico ( lo scialbo sequel de "Una scatenata dozzina" è opera sua). Ambientato a Baltimora nel 1959, sullo schermo tv esplode Elvis, ci sono tensioni tra bianchi e neri, e la cicciotta ragazzina protagonista sogna di diventare una stella del programma per adolescenti più in voga del momento, anche se la bellissima titolare del canale televisivo che lo trasmette farà di tutto per boicottarla. All'uopo collaborano anche due pesi massimi in gonnella, Queen Latifah ( e va bene, lo dico, questa donna emana una sensualità impressionante) e un inedito John Travolta travestito da pachidermica mammina della ragazza al centro della storia. Ha un avvio folgorante, "Hairspray"-remake, il pezzo su Baltimora è vivo e divertente, e si nota la cura nella confezione, e la buona prova collettiva di un cast bello e variegato: però Shankman ha poco polso, e non tutti i numeri musicali sono indovinati. Per quanto riguarda poi il discorso razziale, va bene che siamo in una commedia e i toni sono sfumati, però su questo tema la pellicola appare vecchiotta, non solo per l'ambientazione di quasi cinquant'anni fa, ma proprio, e ancor più, per come imposta le divisioni in una società piccola come quella USA , di aspirazioni piccolo borghesi e dalla molta retorica.
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