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Hairspray - Grasso è bello

Regia di Adam Shankman vedi scheda film

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La recensione su Hairspray - Grasso è bello

di mc 5
8 stelle

Che bello svegliarsi a Baltimora, col mondo che ti sorride, e contando le ore e i minuti che ti separano dal tuo show televisivo preferito! Questo film è una favola bellissima, straripante di brio e di leggerezza, insomma una di quelle pellicole di cui il cuore, ogni tanto, ha proprio bisogno. Ma è anche il racconto di grandi cambiamenti, e di come un vento fresco di libertà sta arrivando per spazzare via l'ottusità razzista nell'America dei primi sixties. Sarò sincero: non ho un buon rapporto col musical come genere cinematografico ma, di fronte a tanto divertimento, mi sono felicemente arreso. E poi: da dove esce fuori questa diavoletta di una Nikki Blonski?? Ma questa peperina grassottella è una sorpresa fulminante!! La sua verve è allegramente contagiosa...Ma anche Michelle Pfeiffer è sorprendente in questo ruolo di donna perfida e viscida, un pò Crudelia De Mon e un pò Strega di Biancaneve. Queen Latifah: grandissima, ormai un'icona per il pubblico afroamericano, e dotata di una gran bella voce "soul". E Cristopher Walken? Un attore per il quale non ci sono parole: uno che ha attraversato praticamente la storia del cinema moderno, ed eccolo ancora lì, sempre alle prese col ruolo giusto (e con addosso sempre le camicie giuste!!). Manca qualcuno? Beh manca la donna-immagine del film: Edna-John Travolta; un attore che, quando pareva ormai avviato verso un irreversibile declino, ha saputo fare la mossa giusta ed è finito di nuovo sulle copertine di tutte le riviste di cinema, proprio come ai tempi di Tony Manero. Su tutto lo spettacolo, poi, regna l'ombra di John Waters, agitatore culturale per eccellenza ed autore del soggetto originale: a proposito di Waters, egli compare in un cammeo di pochi secondi, durante i titoli di testa del film, ed è singolare osservare come lui -in una commedia sui cicciottelli- c'entri ben poco, data la sua magrezza quasi patologica...I frequenti numeri musicali sono ottimamente coreografati ed apprezzati anche da uno come il sottoscritto che di solito non ama granchè questo genere di "intermezzi": forse perchè la musica (benchè annacquata e leggerina) è gradevole, trattandosi pur sempre di rock'n'roll e rhytm'n'blues. Di fronte ad un'opera corale con tanti bravi attori, se devo fare una sola scelta, il mio voto va alla fisicità straordinaria della debuttante Nikki Blonski (anche se sarà dura per lei, in futuro, trovare un ruolo che le calzi a pennello come questo...). Certo, se uno vuole fare il "criticone", si può osservare che le intenzioni originarie di John Waters erano ben piu' irriverenti, e che la morale antirazzista del film si esplica con toni ingenui e buonisti, d'accordo su tutto ma ....quando ci ricàpita, al cinema, uno spettacolo che racchiude esemplarmente gradevolezza, simpatìa, buona musica, buon gusto ed ottimi attori??

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