Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
Ogni avventura è una sequenza di occasioni e circostanze sfortunate: ma solo quella dei romanzi affida alle une o all'altre il compito di decidere il successo o il fallimento. Nella vita il bilancio complessivo è zero, ed il finale è una variabile indipendente, un'incognita di primo rango su cui il caso ama giocarsi le carte migliori. In questo film le vicissitudini del viaggio in treno dei due protagonisti sono incidenti curiosi e parzialmente divertenti, atti a distrarci e intrattenerci; ma in nulla servono ad avvicinarci alla verità nascosta. "Le iene di Chicago" è un giallo travestito da commedia brillante, da teatrino degli incontri insoliti e dei personaggi strani, i quali solo alla fine, rivelando le proprie identità, scopriranno di essere drammaticamente legati. Prima di allora, il loro ménage è il tira e molla tipico dei calderoni umani, in cui c'è chi cerca l'avvicinamento e chi, invece, sfugge; chi si fa avanti ed è respinto, chi invece si nasconde ed è inseguito. Un gioco a rimpiattino che solo una regia geniale può riuscire ad articolare entro gli spazi anonimi ed angusti dei vagoni ferroviari.
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