Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
Noir a basso costo che fece la fortuna della Rko. Un agente deve scortare la vedova di un gangster da Chicago a Los Angeles. La donna dovrà testimoniare in un importante processo che porterà all'arresto di molti importanti collaboratori del marito. Il viaggio in treno sarà pieno di insidie, tranelli e trappole, perché due killer sono pronti a fare la pelle alla testimone. Ritmo scatenato, regia scattante e ispirata, attori in gran forma, sceneggiatura secca, senza tempi morti e molto vivace, ambientazione claustrofobia e molto suggestiva (il film praticamente si svolge tutto sul treno). Settanta minuti che scorrono piacevolissimi, senza un attimo di tregua o di noia: intelligenti i trucchi con cui l'agente cerca di sviare i killer, divertenti gli scambi di persona (un bambino crede che l'agente sia un ladro, una donna viene scambiata dai killer per la testimone, un passeggero obeso e un po’ tedioso si scoprirà essere un agente della polizia ferroviaria), bella la sorpresa sull'identità della vedova, riuscito il gioco attraverso i finestrini con cui si risolve la vicenda, troppo ottimistico, quasi irreale e decisamente improbabile il finale (unico punto debole del film) con i due protagonisti che, dopo un viaggio a dir poco travagliato, rinunciano alla scorta e si recano pacifici da soli e a piedi al tribunale, come se nulla fosse. Rifatto bene anche se liberamente da Peter Hyams nel 1990 con il titolo "Rischio totale" e con protagonista uno strepitoso Gene Hackamn. Sarà pure cinema di serie B, ma oggi chi riesce a realizzare opere così efficaci e convincenti? Piccolo gioiello del genere noir da vedere tutto d'un fiato: cinema da rimpiangere.
Voto: 7
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