Regia di Robert Wise vedi scheda film
E' una specie di horror gotico, che però non calca la mano tanto sui suoi elementi tipici, quanto su altre tematiche, come quella delle scienza e dei suoi limiti. Il personaggio del dottore è decisamente ambiguo, e direi anzi che in lui prevale il negativo sul positivo. Ha un culto idolatra verso la medicina ed è disposto a tutto pur di ampliare le sue conoscenze. Il suo interesse è gelido, però, fine a se stesso e completamente svincolato da certe considerazioni a cui un buon medico non può rinunciare. Manca cioè in lui ogni aspirazione ad aiutare chi soffre, a guarire gli ammalati per sollevarli dal peso della loro malattia. Per dire di no a quella bambina ci vuole un cuore di pietra, e se poi accetta di operarla è solo per le pressioni e i ricatti del diabolico Gray (Karloff). Di nuovo, il suo essere contento per il buon esito dell'operazione è un mero auto-compiacimento di carattere scientifico.
Ma è tutto il film ad essere ambiguo, perché la bambina viene guarita grazie al vile omicidio di una ragazza innocente. E' difficile - anche in base alla didascalia finale - stabilire se lo scrittore Stevenson e il regista Wise avvallino o meno le pratiche raccapriccianti di certa medicina. Forse le presentano come una fase negativa dello sviluppo della scienza, che prelude ad altri metodi e maggiori conoscenze. Dietro a ciò, si nasconde l'eterna questione se sia lecito servirsi del male (l'omicidio della cieca) per ottenere un bene. La risposta, secondo me, è senz'altro no, perché a tal guisa si dovrebbero giustificare anche gli esperimenti nazisti su cavie umane e molte altre atrocità.
Per il resto, Boris Karloff è veramente inquietante. Il suo personaggio tormenta e corrompe tutti coloro con cui viene a contatto, tanto che la moglie del dottore lo paragona al demonio. Questa, da parte sua, ha pure il suo lato oscuto, cioè il fascino per il male: mette in guardia il bravo studente dal dottore, perché corruttore di innocenti, ma dichiara di essere follemente innamorata di lui. Anche il servo del dottore è un tipo torbido e oscuro. Gli unici personaggi positivi sono lo studente e la mamma della bambina.
Robert Wise dirige bene, e costruisce alcuni momenti molto suggestivi, come l'esumazione dei cadaveri e la spaventosa sequenza finale (Karloff fa paura da vivo, figuriamoci da morto...). Fatte salve le suddette riserve ideologiche, è un film riuscito.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta