Regia di Robert Wise vedi scheda film
Nella Scozia del primo ’800, un chirurgo prende con sé un giovane assistente a cui insegnare la professione e si fa da lui convincere a operare una bambina rimasta paralizzata per un incidente; ma per i suoi esperimenti ha bisogno di cadaveri e per procurarseli illegalmente si serve di un vetturino, che lo ricatta. Finale allucinato, con un vivo e un morto che si sfracellano insieme dopo una corsa in carrozza, ma a modo suo catartico, perché fa piazza pulita di tutto il marciume e lascia in vita i puri di cuore. Tratto da un racconto di Stevenson, ricorda alla larga Frankenstein per l’idea di fondo (lo scienziato insofferente di freni morali e disposto a tutto per favorire il progresso) e naturalmente anche per la mefistofelica presenza di Boris Karloff, che qui duetta con Bela Lugosi. Viene opportunamente sottolineata l’ambiguità del professore, che compie il male a fin di bene, ma la realizzazione è un po’ convenzionale.
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