Regia di Scott Hicks vedi scheda film
Kate (Catherine Zeta-Jones) è una cuoca di alto livello. Lavora nella cucina del 22 Bleeker Restaurant di Manhattan. Perfezionista e puntigliosa, gestisce la sua esistenza come la sua cucina. Con ordine e controllo.
La sua vita verrà però stravolta da due avvenimenti. La morte della sorella con la conseguente custodia della nipote, la piccola Zoe. E l’arrivo di un nuovo ed esuberante vice cuoco, Nick (Aaron Eckhart).
Sapori e Dissapori, commedia sentimental-culinaria, si regge sugli equilibri di sceneggiatura e attori, dove è soprattutto il rapporto tra la Zeta-Jones e Eckhart ad essere affiatato e divertente nella giusta misura.
Nel menu della produzione ci sono tutte le portate necessarie. La commedia che gioca sui battibecchi dei due protagonisti, l’elemento drammatico (la morte della sorella di Kate), piccole dosi di psicologia, la musica lirica da cantare mentre si cucina, il rapporto con la piccola Zoe.
La cucina diventa una possibile metafora della vita, dove bisogna inventarsi nuove ricette, anche personali, invece di ripetere sempre le stesse. Solo in questo modo si possono affrontare nuove situazioni e riuscire a ritrovare la propria serenità. E se Kate vorrà creare un rapporto vero con Zoe, essere felice con Nick e riscoprire la voglia di vivere dovrà sperimentare qualcosa di nuovo e audace e imparare ad esprimersi anche fuori dalla propria cucina.
Fa riflettere, poi, il modo in cui si parla dell’Italia in questa pellicola. Il nostro paese viene chiamato in causa, più volte, per le sue ricette (nientemeno che gli spaghetti pomodoro e basilico), per alcuni suoi alimenti “tipici” (il tartufo, il vino) e per la musica lirica (Pavarotti e Bocelli). Questi sono i nostri prodotti esportabili, questi gli elementi più facilmente identificabili con il marchio Italia.
Sapori e Dissapori ha il gusto e gli ingredienti necessari per soddisfare il palato chi ancora si emoziona per le storie d’amore cha nascono tra due persone che apparentemente sembrano respingersi per poi ritrovarsi. Un film di facile digeribilità, ma i palati più raffinati (per quello che riguarda il cinema, non la cucina) potrebbero anche privilegiare un giorno di dieta.
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