Regia di Andrea Molaioli vedi scheda film
Compatto e ben recitato thriller psicologico che scava magistralmente nel dolore umano. 7 GLACIALE
Sfruttando le chiavi del genere, Molaioli garantisce un buon livello di qualità ma anche la possibilità nell'indagine dei comportamenti umani, quindi cogliendo in pieno la parte nobile del thriller, evitando l'effetto violento e shock privilegiando l'atmosfera e l'introspezione. Il prodotto ne guadagna sia da questa impostazione sia per il cast all'altezza nell'interpretare queste regressioni psicologiche, rafforzando il bel climax. Il dolore domina il film, una sofferenza dilatata da tempi allungati dalla narrazione dove tutti i personaggi hanno un lato di preoccupazione esistenziale più o meno grande e irrisolto, specialmente sul fronte dei rapporti umani. Il regista non vira sullo sguardo politico, non fa la morale ma indica invece una linea sociologica capace di 'perforare' l'ineluttabile incomunicabilità del dramma. Intriganti anche le musiche elettroniche di contorno a volte, dominanti altre in un paesaggio alpino dalla doppia carica glaciale/affascinante. Fantastici i laghi di Fusine!
-Non capisco perché voi donne litigate sempre di schiena!
Geniale battuta del commissario!
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