Regia di Andrea Molaioli vedi scheda film
Film spento, che non trasmette il senso acuto della tragedia, e nel quale anche la tensione non va oltre un certo limite. Infinitamente lontano dal genere thriller/azione, questo giallo di provincia ha piuttosto i toni giornalistici annacquati dei casi narrati a "Chi l'ha visto?". Il fatto centrale del racconto cade quasi in secondo piano rispetto alle vicende collaterali (la dolorosa storia del piccolo Angelo, il declino della moglie del commissario, affetta dal morbo di Alzheimer, la condizione desolante di Mario e del padre invalido), che sicuramente colpiscono lo spettatore molto più che il ritrovamento di un cadavere sulla riva del lago. Questo film ha, in ogni caso, il merito di lasciarci in bocca il gusto amaro della consapevolezza che i drammi presentati sono quelli di casa nostra, quelli che, quasi sempre, solo gli episodi di cronaca nera riescono a portare alla luce.
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