Regia di Mennan Yapo vedi scheda film
Alla ricerca di ruoli che le consentano di mantenere viva l'attenzione del pubblico dopo vari tentativi nel cinema piu impegnato Sandra bullok si ritaglia un ruolo del tipo "one woman show" impersonando la storia di un travaglio prima fisico e poi spirituale con la solita professionalita' ma anche con una partecipazione che va oltre gli standard del film di produzione. Peccato per lei che il film non la segua con la stessa decisione rimanendo indeciso tra il thriller metafisico ed il dramma a forti tinte scontentando soprattutto quelli che si aspettavano una riproposizione in chiave adulta e femminile del "sesto senso". Ed invece con un procedimento di ricostruzione a ritroso che ricorda solamente nel meccanismo l'inarrivabile "Memento" il film scorre via con facilita' e sufficiente tensione ma consuma con il passare dei minuti il suo bonus adrenalinico e soprattutto la capacita' di tenerti incollato alla poltrona. I tentativi della donna di sfuggire al destino gia' segnato assumono rilevanza solamente alla luce di una sofferenza che rimane confinata in quadro di assoluto pragmatismo e non riesce neanche per un momento ad assurgere al trascendente. Grazie ad una regia convenzionale ma di indubbio mestiere ed al cast calibrato al millimetro Premonition riesce a reggere il contraccolpo per l'occasione mancata e le aspettative deluse.
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