Regia di Sabina Guzzanti vedi scheda film
Sabina Guzzanti rimette insieme gli avanzi di Avanzi per costruire uno spettacolo che aiuti i pescatori sardi in crisi perché le aragoste vanno scomparendo. Via verso la Sardegna e Su Pallosu (nomen poco augurale!), che sta nel Sinis (che sta vicino a Oristano). Lì si è rifugiato Pierfrancesco Loche. Arrivano Francesca Reggiani, Cinzia Leone, Antonello Fassari e Stefano Masciarelli. C'è anche l'ex operaio Gianni Usai, adesso pescatore. Ma i personaggi di una volta si sono consumati, la vita di ognuno è andata da altre parti e la stessa Sabina ha troppi dubbi sulla satira e sul mondo. Chissà se lo spettacolo si farà. Il film, comunque, c'è. Un po' divertente e un po' triste. Con le lotte operaie di una volta (impressionante l'accordo dato per approvato con tutti contrari!), Loche che canta Sandokan, Moana, il catechismo di Ratzinger, Masciarelli che racconta un incontro con l'Avvocato, Soru, certe battute di fuoco, il pianto angosciato di Cinzia Leone, l'ex operaio che non vuole più andare in scena e Sabina che ne ha piene le palle... È l'istruttiva storia del brodo, raccontata da Loche, a salvare il salvabile. Un film tenero e malinconico, che non è un film, sulla satira che non è più lei.
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