Regia di Sabina Guzzanti vedi scheda film
Autocritica su un certo modo di "fare impegno" da parte di un'attrice/regista che di sicuro non s'è mai tirata indietro (ed anzi, a volte s'è fatta fin troppo avanti) e critica anche del modo di procedere della sinistra: ciascuno è insicuro, egocentrico, diffidente e, dopo lunga preparazione, regna l'improvvisazione. L'idea è interessante, i personaggi anche simpatici, con in prima fila quel Pierfrancesco Loche, che sembra incarnare il «chi non ha voglia di far niente e non sa fare niente» della canzone La torre (1982) di Battiato. Alla fine, però, forse perché dalla banda di Avanzi ci si aspetta sempre che ripropongano i loro tormentoni, sembra di avere assistito ad uno spettacolo a metà, ad una sorta di "dietro le quinte". Riguardo a Sabina Guzzanti, continuo anch'io a preferire quando si butta a testa bassa e sforna prodotti come Viva Zapatero! e Draquila.
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