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Io vi dichiaro marito e... marito

Regia di Dennis Dugan vedi scheda film

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La recensione su Io vi dichiaro marito e... marito

di Furetto60
5 stelle

Discreta commedia degli equivoci, con qualche spunto di riflessione, non approfondito.Cosi,cosi

Huck Levine alias Adam sandler e Larry Valentine alias Kevin James, sono due coraggiosi vigili del fuoco e amici del cuore. Chuck è uno sciupafemmine impenitente, mentre Larry è un vedovo inconsolabile, con due figli piccoli. Questi un giorno si accorge che, per negligenza, ha lasciato l’amata e defunta consorte, unicabeneficiaria della sua pensione in caso della sua stessa morte e siccome, svolge un lavoro pericoloso e non vuole rischiare di lasciare i figli piccoli privi di risorse, ritiene che il matrimonio potrebbe essere una buona scappatoia, ma non conosce nessuna donna alla quale poter fare una siffatta proposta, cosi ha l'idea di fare coppia con Chuck, rendendolo beneficiario e tutore dei suoi figli. Chuck è riottoso ma poi accetta, per riconoscenza, Larry in passato, durante un intervento di lavoro, gli aveva salvato la vita. In pratica devono inscenare una finta convivenza omosessuale. Per apparire ancora più credibili, decidono addirittura di sposarsi in Canada, Dopodiché, un ufficiale giudiziario si reca in casa loro, per accertare la loro “omosessualità” e qui cominciano i problemi, l’incaricato è piuttosto sveglio e subodora l’inganno. Cosi per mettere su questa pantomima, coinvolgono amici e colleghi e non tutti la prendono bene. Da qui una girandola di esilaranti equivoci e malintesi, nella loro vita da finti gay, entra anche l’ignara e attraente avvocatessa Alex McDonough, che li invita perfino a una festa omosessuale dove ne succedono di tutti colori, poi partecipano anche a una contro-manifestazione anti-gay. Finiscono sui mass-media e diventano degli idoli della comunità omosessuale. Nel frattempo il sospettoso ufficiale giudiziario Clinton, trascina Chuck e Larry in tribunale. Finale da “pochade”. Sandler attore ormai di successo, ha una buona vis comica e in coppia con Kevin James, dimostra un buon affiatamento e la commedia gira e diverte, tuttavia pur accennando a spunti intriganti, che avrebbero potuto condurla nell’olimpo di un humor satirico di spessore, si accontenta di gag e situazioni stereotipate e prevedibili, che, alla fine sminuiscono le sue potenzialità, scegliendo di navigare, in acque tranquille, usando le classiche convenzioni  e consuetudini comiche e  perdendo l’occasione di proporre, un lavoro realmente sarcastico e caustico. La regia di Dennis Dugan è brillante, ma la sceneggiatura non è particolarmente originale. Buone le performances dei comprimari di lusso, come Steve Buscemi, nella parte del viscido e invadente funzionario governativo Fitzer, Dan Aykroyd, nei panni del “filosofo” capitano Tucker, e dai due camei di Richard Chamberlain, nella parte del giudice esaminatore e del cantante Dave Matthews, commesso gay di una boutique vintage.

 

 

 

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