Regia di Edgar Wright vedi scheda film
Il migliore della trilogia del Cornetto. 9½.
"I colpevoli fanno spesso la prima mossa."
-Nicholas Angel
Nicholas Angel (Simon Pegg) é considerato il migliore poliziotto di Londra: dopo aver ricevuto celebri riconoscimenti, il distretto di polizia decide di trasferirlo nella cittadina di Sanford. Egli é molto severo nella legge e appena vede qualcosa che non gli va storto, tende ad intervenire: proprio in uno dei suoi arresti, conosce il suo partner Danny Butterman (Nick Frost), figlio di Frank Butterman (Jim Broadbent), capo della polizia di Sanford. Entrato all'interno del distretto, Nicholas si rende conto, sotto scarsa ironia, che il distretto non si comporta come dovrebbe fare: sono spesso e volentieri scherzosi, poco lavorativi e soprattutto menefreghisti. Poco prima di entrare all'interno del distretto, incontra Simon Skinner (Timothy Dalton), direttore del distretto, che si dal primo momento incuriosisce e insospettisce Nicholas in qualsiasi cosa che fa. Cominciati i primi casi, il lavoro di Nicholas viene sminuito, se non accantonato e quest'ultimo comincia a provare odio verso i dipendenti: durante una multa, Nicholas incontra Martin Blower e Eve Draper (David Threlfall e Lucy Punch), due scarsi attori che, per scusarsi, li invitano ad una recita: quella notte entrambi muoiono sgozzati. Nicholas e Danny cominciando ad investire per la città e trovano, nella casa di un povero vecchio, una mina navale (strumento alquanto pericoloso), che decidono di sequestrare, assieme ad altre armi come fucili, pistole, eccettera. Dopo una stancante giornata di lavoro, Nicholas e Danny raccontano del loro passato (scopriamo che Danny é orfano di madre) e decidono di farsi qualche birretta: con Danny, portano in una villa il signor Merchant (Ron Cook), che muore quella stessa sera per un'enorme esplosione dentro la sua villa. Aumenta la tensione nella testa di Nicholas, quale comincia a non fidarsi più di nessuno fuorché Danny, che considera il suo migliore amico. Durante un comunicato stampa, il giornalista Tim Messenger dice a Nicholas di avere informazioni importanti sulla morte di Merchant, ma un sesto senso lo porta nel luogo dell'incontro, che ci mostra un Tim Messenger spiaccicato da un pezzo di chiesa, o meglio una guglia.
Come sempre, il distretto di polizia etichetta la vicenda come incidente, e ciò fa perdere completamente la pazienza a Nicholas, che decide di fare da sé. Ha una teoria: pensa che siano tutte morti collegate e quindi pianificate, ma il distretto non gli crede. Si reca dalla fiorista Leslie Tiller (Anne Reid), quale da alcune informazioni riguardo alle varie morti, ma proprio mentre sta prendendo appunti, Nicholas vede con i suoi occhi la fiorista morire, per colpa di un individuo oscurato e travestito con un lungo mantello nero. Uscito di senno, va a raccontare tutto al distretto, accusando Skinner (malgrado senza prove, ma con accurati dettagli) di essere un assassino. Nicholas diventa così sospettoso nel distretto che mandano uno scagnozzo ad ucciderlo: dopo averlo sconfitto, si reca nel castello, dove si trova l'intero distretto riunito e in vesti da incappucciato: qui vi scopre i terribili motivi per i quali sono state uccise tutte quelle persone e per colpa di alcuni "laidi saltimbanchi", loro hanno cominciato a "ripulire" la cittadella di Sanford dai suoi crimini (ponendo rancore nella morte della moglie di Butterman). Dopo aver finto la morte (dovuto ad un finto colpo al cuore da parte di Danny, quale ha deciso di salvarlo), Nicholas vien portato fuori da Sanford, ma nonostante ciò decide di tirare il meglio di sé, comprando delle armi per sconfiggere (uccidere) i cittadini di Sanford, corrotti dal violento sistema di Butterman. In questa battaglia si unisce con dei ragazzini, Danny e quasi tutto il distretto di polizia, eccetto Skinner e il padre di Danny. Dopo varie sequenze e scene d'azione epiche fuori dal comune, assistiamo a una grave ferita di Skinner e la morte di Butterman (dovuto all'accertamento di un cigno bianco, che lo acceca brutalmente). Tornati nel distretto, tutti rischiano la morte per colpa di un ultimo sospettato (viene sganciata la mina navale ed esplode l'intero luogo). Un'alta tensione ci fa intendere che Danny si é sacrificato per proteggere Nicholas, ma nella scena seguente (passato un anno) Danny porta i fiori alla tomba della madre (fìuuu). Il film finisce con un nuovo cambiamento nella città di Sanford: Nicholas diventa capo del nuovo corpo di polizia.
Secondo film de "La trilogia del Cornetto", al momento il miglior film di Edward Wright, maestro contemporaneo della commedia d'azione datata english: sceneggiato da quest'ultimo e Simon Peggio stesso, protagonista del film, la concezione di una commedia d'azione con una durata di due ore piene potrebbe, a primo impatto, creare pregiudizi ma come si dice sempre, il pregiudizio é la peggior arma di distruzione di massa (anche se ci sono delle eccezioni) e questo film merita più di due visione minimo. La regia é un qualcosa di inspiegabile, in quanto assurdamente meravigliosa: le scene d'azione sono molto curate, i colpi di scena riescono a colpire (appunto) lo spettatore, a cui sale la tensione e l'intrattenimento nelle vene. Non parliamo dello splatter presente nel film: unirlo con l'action vuol dire creare una nuova forma d'arte incompresa. Non a caso Wright é poco conosciuto nel mondo dei giovani, o comunque di gente meno acculturata di cinema, e ciò mi fa dispiacere perché é un regista sottovalutato e incompreso. Sono fiero di possedere la maglietta della trilogia del Cornetto, che (sarà strano per qualcuno) costituisce un pezzo della mia infanzia, e ricordo che mi divertivo un sacco a vedere scene d'azione, che mi hanno portato ad adorare il genere (un tipo di commedia d'azione simile é "Kingsman", con Colin Firth protagonista!). Le tematiche che si possono individuare in questa pellicola sono la censura: se ve ne rendete conto, il raccontare troppe cose e/o dire un qualcosa di troppo esplicito, potrebbe comportare allo zittire certe persone, in rari casi ad ucciderle, come questo film dimostra, e il modo cruento in cui ci vengono spiaccicate, rende realistica la narrazione di Wright in questo film e non solo. Nel film vi é anche e soprattutto un senso severo, ma giusto della giustizia, ma un tipo di giustizia realmente esistente, ma che nessuno tende a rispettare perché il film tende a rispecchiare una critica massiccia alla pigrizia del "corpo di polizia". Edgar Wright é un grande! Guarda caso, lo considero uno dei miei registi preferiti perché sa dettagliare più cose in pochi minuti, se non istanti di scena. Le inquadrature "action" sono il suo marchio di fabbrica e lo rendono unico a livello registico.
Wright nelle sue vesti migliori.
9½.
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