Regia di Juan Carlos Fresnadillo vedi scheda film
E'ancora tempo di contagio nella sfortunata terra d'Albione.Dopo lo shock della Londra svuotata dal morbo nel cult 28 giorni dopo in questo sequel (il cui prologo è diretto a suon d'adrenalina dallo stesso Boyle che poi si ritaglia il ruolo di produttore esecutivo)quelli che sono sorpavvissuti devono rientrare alla normalità e sono radunati in un centro polifunzionale.Ma il contagio ricomincia la sua corsa e con lui cominciano a fuggire tutti coloro che erano in questa zona rossa.Diciamolo subito:il film di Fresnadillo non brilla per originalità,non ci dice nulla di nuovo,rielabora le suggestioni viste in Romero o anche quello già visto nel film di Boyle senza contare tutta l'altra filmografia di zombi e affini.Addirittura il demenziale L'alba dei morti vivienti di Snyder in cui vediamo per la prima volta uno zombi che ha la stessa velocità di un centometrista visto come si lancia all'inseguimento delle macchine.Anche qui gli zombi non sono così lenti o scoordinati nei movimenti.Leggendo il cast prima di vedere il film poi mi sono chiesto con insistenza che cosa c'entrasse la faccia da proletario sfigato di Robert Carlyle co questo film.Ero scettico ma devo dire che sono stato piacevolmente smentito.Carlyle è veramente bravo nella parte di un genitore di un ragazzo che fa troppe domande,domande pressanti e lui non esita a mentire per mitigare i suoi sensi di colpa.Del resto si è salvato nel peggiore dei modi ,non rispondendo alle richieste d'aiuto della moglie,non voltandosi per no vedere quegli occhi.Scappando per la paura.Ammetto che ho un debole per questo tipo di film ma devo dire che questo film supera la diffidenza che avevo per il suo essere sequel.Del resto i sequel sono sempre inferiori e di parecchio ai capostipiti.Qui il film di Fresnadillo si pone su un piano diverso orchestrando una seconda parte di inseguimento e di fuga dal centro dove i sopravvissuti del primo contagio erano rinchiusi in cui i militari che hanno sigillato la zona per evitare il propagarsi del contagio sparano a vista non facendo(o forse non potendo fare) distinzione tra umani e zombi.Aumentano i nemici e viene fuori l'isteria militare,l'incapacità di dare risposte adeguate e la mente va diretta agli scenari di guerra purtroppo aperti sul nostro pianeta.La visione è frammentata dagli strumenti ad infrarossi,dai mirini,una scansione a sezioni troppo sottili,ingannevole perchè non può dare una visione complessiva.L'horror di Fresnadillo è un classico horror europeo che punta su scenari apocalittici e su personaggi a tutto tondo,non alle solite figurine bidimensionali.La confezione è impeccabile,il reparto tecnico è di primissimo ordine,la regia nella sua molteplicità di prospettive e nel suo frequente uso della macchina da presa a mano inietta un surplus di angoscia e di frenesia tenendosi abilmente al di fuori di tutti i deliri videolippari.Perchè una volta tanto il messaggio,il contenuto è più importante della forma,di questi tempi una vera rarità nel genere horror.E il terrore sale anche perchè tutto quello che vediamo nella seconda parte è terribilmente reale,ci sono posti in cui succede ,ci sono posti in cui i cosiddetti "buoni" sparano e uccidono civili senza che quasi nessuna voce di protesta si levi.Ben vengano questi film di fantascienza o horror adulti,ben vengano le metafore che facciano riflettere e invitano a vedere oltre l'oggettività dell'immagine.....
regia efficace senza usare troppi sofismi
lo credevo fuori ruolo e invece mi sono dovuto ricredere
adeguata
non male
ben rivista
ok
boh
non trascendentale
valido
ok
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