Regia di Juan Carlos Fresnadillo vedi scheda film
Buon film penalizzato da un eccessiva truculenza
28 giorni dopo (certo che fantasia eh) parte proprio da dove finisce il primo film di Boyle , con alcuni superstiti chiusi in una casa bunker attaccata da un manipolo di infetti. Da lì si dipanano una serie di eventi che vedranno protagonisti un padre ( interpretato da Robert Carlyle) e la sua famiglia, attesi da un destino Bari e cinico.
Fresnadillo senza dubbio è uno che sa girare scene d'azione: camera a mano alternata a stacchi in campo largo, poi di nuovo giù a capofitto in riprese in soggettiva fra squarci di luce e buio, e via dicendo, insomma c'è da divertirsi. La sceneggiatura non fa veramente sconti a nessuno, alcune decisioni di scrittura sono inaspettate quanto riuscite , al netto di una truculenza a mio parere esagerata, che non aggiunge nulla ad un film che si lascia seguire dal primo all'ultimo minuto. Solo per stomaci forti
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