In una foresta incantata, Celadon e Astrea si amano di puro amore. Ingannata da un pretendente, Astrea lascia Celadon che per disperazione si getta nel fiume. Lei lo crede morto. Il ragazzo in realtà è stato salvato dalle ninfe, ma ha giurato di non farsi più vedere dalla sua amata.
Note
Tratto dal romanzo bucolico L’Astrée, scritto all’inizio del XVII secolo da Honoré d’Urfé e ambientato in una Gallia immaginaria del V secolo, ripresenta i temi rohmeriani della fedeltà e del Caso. La messa in scena povera e in formato 1:1,33 risulta deliziosamente ironica, mentre i ricorrenti scambi dialettici sull’amore sono un piacere per l’intelligenza.
risparmiatevelo… risparmiatevi di chiedervi se nel V secolo esisteva già la fotografia (e non mi dite che il ritratto sul ciondolo del Celadon non sembra una foto…), utilizzate in maniera migliore questi 97 minuti…
Sono passati parecchi giorni dalla visione su Sky di questo film, speravo che dormendoci sopra, facendo passare del tempo qualcosa sarebbe cambiato…. No, niente da fare, oggi come una settimana fa questo film non è niente di diverso di una stronzata galattica.
Mi ci ero avvicinata con tutta la buona volontà pensando di trovare echi di uno dei miei film culto che però a quanto pare conosco… leggi tutto
pastorelli druidi e amanti tra commedie e proverbi..A mio parere questo film è un riscatto rispetto al mezzo passo falso del precedente Triple agent che a dire la verità non mi aveva per niente appassionato.Per il resto qui siamo di fronte a un tipico Rohmer che ricorda molto alcuni suoi film passati(soprattutto quelli della serie di commedie e proverbi) e quindi urgono istruzioni per l'uso:i… leggi tutto
La storia d'amore tra la pastorella e il bel giovane Celadon e' raccontata dall'anziano Rohmer con toni fiabeschi e puerili che in molti momenti lascia insofferenti e noiosamente non aspetti altro che vedere quando il giovane la finisca di blaterare recitazioni teatrali e inizi a saltargli addosso alla sua eterna amata,cosa che verra' alla fine in modi scolastici e…
Terza tappa delle mie personalissime playlist sui film ad ambientazione storica.
Il Seicento è un secolo che mi affascina molto, soprattutto esteticamente e in genere le immagini che mi vengono in mente quando…
Gradevole commedia che riporta indietro nel tempo con un'iconografia che ricorda vagamente quella dei dipinti barocchi a carattere mitologico, soprattutto nei costumi, con la sovrapposizione di elementi dell'epoca ad altri pseudo antichi. L'ambientazione bucolica molto semplice richiama lo spirito dei romanzi pastorali, mentre la sceneggiatura ha un impianto marcatamente teatrale.
Si presenta come un’opera lieve, quasi inconsistente, intellettualistica, al di fuori del tempo e della contemporaneità, certamente, al di fuori del comune gusto verso il grossolano. Già il formato in 4/3 vale come dichiarazione d’intenti. Poi c’e la direzione degli attori antiaccademica, attenta a tenere a bada ogni possibile smania ‘hollywoodiana’ di divismo. Come un…
Gli amori di Astrea e Celadon è l'ultimo film di Eric Rohmer, 87enne ancora smanioso di dire qualcosa - e di farlo a suo modo. Come ha fatto praticamente sempre lungo il corso della sua carriera, infatti, il regista francese imposta quest'opera, tratta da un testo seicentesco di Honorè d'Urfè sceneggiato da Rohmer stesso, secondo canoni personalissimi, privilegiando…
In primo luogo me la prendo con me stesso. Infatti il regista ci ha provato, ma quanti ne ha trovati che sono riuciti a vedere tutto il film? Film poi! Difficile riuscire a decifrare quello che si voleva dire, ma anche se ci fosse stato un messaggio, era di una banalità...Da dimenticare al più presto.
Tratto da un romanzo francese del XVII secolo - che non leggerò mai neanche sotto tortura - l'ultimo film dell'ottuagenario regista francese è di una noia letale. A tratti addirittura cade nel ridicolo, come tutta la parte con Celadon travestito da donna; solo un cieco non se ne accorgerebbe veramente chi sia. I dialoghi poi sono davvero imbarazzanti. A mio avviso il regista ha dato il meglio…
pastorelli druidi e amanti tra commedie e proverbi..A mio parere questo film è un riscatto rispetto al mezzo passo falso del precedente Triple agent che a dire la verità non mi aveva per niente appassionato.Per il resto qui siamo di fronte a un tipico Rohmer che ricorda molto alcuni suoi film passati(soprattutto quelli della serie di commedie e proverbi) e quindi urgono istruzioni per l'uso:i…
Sono passati parecchi giorni dalla visione su Sky di questo film, speravo che dormendoci sopra, facendo passare del tempo qualcosa sarebbe cambiato…. No, niente da fare, oggi come una settimana fa questo film non è niente di diverso di una stronzata galattica.
Mi ci ero avvicinata con tutta la buona volontà pensando di trovare echi di uno dei miei film culto che però a quanto pare conosco…
La pastorella Astrea, credendo che l'amante Céladon l'abbia tradita, lo respinge.
Egli, disperato, si getta in un fiume e viene trovato da una donna di nobili origini...
Benvenuti in Arcadia! Entrate nella forma mentis di questo film e tuffatevi in una tela deliziosamente rococò, un mondo remoto rispetto al nostro, in cui tutto è all'insegna dello "scherzo", del gioco d'amore, dei colori…
"Gli amori di Astrea e Céladon" è un atipico dramma pastorale con un'evidente impianto teatrale: poche scenografie e ridotte all'osso (praticamente solo un bel bosco creato da Madre Natura ed un castello già esistente) e costumi molto semplici ed essenziali, ma affascinanti. Come se non bastasse, non c'è nessun virtuosismo registico o in fase di montaggio e curiosamente ci sono diverse…
Invece di uscire, gioisci. Si sparla tanto della crisi del cinema, aria tra i denti nel definire colpe con la precisione di un boia libero professionista. Mi sto chiedendo con sempre più stupore se la crisi non sia …
Tratto dal romanzo bucolico del ‘500 di Honorè d’Urfè, l’Astrèe, questo di Rohmer è uno dei pochi film in costume in cui si sia cimentato. L’ultraottantenne regista mette in scena l’amore dolce tra due giovani divisi da un destino beffardo, cosa che richiama più di un eco shakespeariano. Girato nella valle della Loira in ambienti naturali e incontaminati è un inno alla natura…
Non posso dare un giudizio sul film, perchè non son riuscito a finirlo di vedere. I discorsi filosofici, ultima e unica cosa che riuscivano ad accattivarmi, mi facevano quasi star male, tanto banalmente venivano rappresentati. Non esisteva un unico motivo per continuarne la visione. Naturalmente è un giudizio del tutto personale.
Film elegantissimo e raffinatissimo, che rispecchia il modo dell'epoca barocca di interpretare ed adattare il passato: Éric Rohmer ostenta finzione e messa in scena (per esempio il suono sintetizzato delle trombe) ma il risultato è davvero appagante sia per l'estetica, sia per la filosofia, la retorica, le passioni: ossia l'arte.
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Commenti (7) vedi tutti
Carino e tutto sommato di buona fattura. Averne di pastorelle così!!! E non solo... 7
commento di BradyNeo-Romanticismo di vecchio stampo come nell'Ambientazione stessa,purtroppo assai pesante da seguire.voto.1.
commento di chribio1risparmiatevelo… risparmiatevi di chiedervi se nel V secolo esisteva già la fotografia (e non mi dite che il ritratto sul ciondolo del Celadon non sembra una foto…), utilizzate in maniera migliore questi 97 minuti…
commento di mokMolto noioso e poco comprensibile.
commento di ULTIMO82grande esempio di cinema in costume. un film senza tempo, classico eppure modernissimo. attori perfetti.
commento di redrum80Un classico di Rohmer, girato con grazia e leggerezza.
commento di dogma95Mi sono annoiato da morire.
commento di revoute