Regia di Mike Binder vedi scheda film
Si entra in questo film con tempi lenti ma fluidi, attraverso una graduale disvelante fenomenologia dei personaggi e del loro mondo, il quale gradualmente si trasforma in un riscatto esistenziale consapevole. Da una parte un dentista impegnato nel lavoro e nell’ambito famigliare, ma che gli scivola addosso la vita come se ne fosse in qualche modo espropriato, e dall’altra il suo caro amico, Charlie, che non vedeva da molti anni, e lo ritrova per caso, assolutamente alienato dal mondo comune e perso nel proprio mondo ovattato senza alcun contatto con la realtà. L’uno con un’esistenza troppo inchiodata alla realtà, l’altro invece, con un’esistenza nel vuoto, diventano gli estremi di un legame che si approfondisce sempre più e che restituisce loro il senso di una vita che stava per franare… Il senso della vita, ripreso, con alterne vicende, con fatica e sudore, in tutto l’arco del film, finisce per diventare l’espressione di come la vita stessa abbia senso solo se vissuta a fondo, nei propri meandri, tramite le forze dell’affetto che cementano legami e riportano a galla l’esistenza che si era inaridita, di modo che ancora e nonostante tutto possa regnare l’amore: “amore… regna su di me”, come vuole la canzone degli Who da cui il titolo del film, reign over me…
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