Regia di Mike Binder vedi scheda film
Il film è accettabile, non per via della recitazione di Adam Sandler, per il quale resisto senza sforzo alla tentazione di gridare al miracolo ogni qual volta non appaia mediocre, piuttosto per quella di Don Cheadle, l'amico che si dedica alla di lui e propria liberazione. Avendo a che fare con New York e psichiatri, il timore era di finire nelle sabbie argute, ficcanti e nevrotiche del "Woody Allen American Intellectual Club of America": per una volta il supplizio è stato risparmiato e il film fila via dolente, tranquillo e piacevolmente silenzioso.
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