Regia di Mike Binder vedi scheda film
Dopo molti anni, Alan Johnson (Cheadle), un affermato odontoiatra newyorchese, ritrova il suo compagno di studi di università, Charlie Fineman (Sandler). Quest'ultimo ha perso moglie e figlie in uno degli aerei dirottati l'11 settembre. I medici gli hanno diagnosticato una sindrome da stress post-traumatico. Lui conduce un'esistenza solitaria ed errabonda, colleziona dischi in vinile e se ne sta sempre con le cuffie in testa, farneticando ogni tanto qualcosa. Per dare senso alla sua esistenza e uscire da una forma tutta diversa di isolamento, Alan cerca di recuperare l'amico di un tempo e di riportarlo alla realtà superando il dolore che Charlie continua a rimuovere.
L'idea di raccontare le ricadute su privato di quel dramma collettivo che è stato l'attentato dell'11 settembre è senz'altro originale. Binder spinge però troppo sul pedale del melodramma, tende a sovrasceneggiare e il risultato appare troppo costruito, teoretico e programmatico. Tanta musica rock, efficaci ambientazioni notturne e la gara di bravura tra i due protagonisti danno sale a un film un po' troppo schematico.
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