Regia di Stephen Frears vedi scheda film
Remake, sempre in bianco e nero, del capolavoro di Lumet; grandissimo esempio di tensione che appozza alle ansie ed agli attriti da guerra fredda, magari datati, ma assolutamente in parte, considerando che anche oggi un prurito al ditino di qualche militaruccio iperpermaloso potrebbe condurci alla catastrofe totale.
Il film viene spesso utilizzato, propedeuticamente, per lezioni di “negoziazione”, di quelle che fanno trend, ultimamente, a livello di aggiornamento aziendale, in particolar modo per divulgare e diffondere la politica del ricercare il massimo profitto possibile tra due contendenti “negoziatori”, anche a costo di dover condividere qualche inevitabile sacrificio... la trama narra, del resto, con accattivante strategia, di apocalittici avvenimenti ai quali poter/dover far fronte, solamente con polso ed efficacia decisamente fuori dal comune, consentendo la salvaguardia dei due contendenti anche ad un prezzo carissimo.
Personalmente mi riservo di dubitare che, in corrispondenza di analoghe circostanze, qualcuno possa decidere per “misure” cosi estreme, come dubito che si possa parlare di “fantascienza” in relazione alle vicende narrate... viviamo una realtà troppo molliccia e paurosa, la cosiddetta società del “rinvio”.. eh eh..
per quanto riguarda gli attori, buono Clooney, per quanto, forse, eccessivamente imbalsamato nel rappresentare il ferreo rispetto del protocollo, eccezionale Dreyfuss, che, in effetti, mi rimane quello con più camicie da sudare ...
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